Per dare seguito al post sulla storia del grano e al fatto che di conseguenza mi sono ripromessa di utilizzare tutte le volte che potrò farina meno manipolata possibile, a suo tempo ho provato la ricetta del pane con le pieghe.
pane con la pasta madre
Sonia me la suggerì dopo che avevo pianto per tre o quattro email di seguito dicendo “e adesso come faccio a fare il pane con la farina 1 (che mi aveva regalata lei)… non mi crescerà maiiii… sigh, sigh, sob…”.
La sua tecnica consisteva nel fare un rinfresco particolare della pasta madre la sera prima per darle più forza e poi il giorno dopo fare le pieghe, come spiegherò tra poco; Il pane era venuto molto buono; la differenza di farina si sentiva, eccome.

Poi il pacco della farina magica di Sonia è finito, e sono tornata alla mia solita farina 0 bio; ho voluto usare lo stesso questa ricetta, ma quel paio di volte che ci ho provato, il pane è cresciuto troppo velocemente, non riuscivo a star dietro alla lievitazione, e alla fine infornavo una specie di blob spiattellato informe strapieno di bolle, che veniva fuori sempre molto buono, ma tipo ciabatta, per intenderci.

E alla fine ieri notte (come al solito) l’illuminazione: forse se salto la fase della prelievitazione della sera prima il pane lieviterà con più calma; forse quella fase era prevista solo perché la farina di tipo 1 fa più fatica a crescere!
Lo so, non sembra un’intuizione geniale, ma non ci ero arrivata, e poi la mia curva di apprendimento vive sempre una fase di piattezza estrema prima di impennarsi inaspettatamente :-)
pane fatto in casa ricetta
Insomma oggi ho provato a fare il pane con le pieghe e ho trovato il pane definitivo per sempre (lo so non si dovrebbe dire… ma è ME-RA-VI-GLIO-SO).
Oltretutto lavorare il pane con questa tecnica delle pieghe (la piegatura serve a fare in modo che l’impasto inglobi aria) dà una strana soddisfazione… l’impasto diventa come vivo sotto le mani; è nervoso, elastico, sembra avere una vita propria. Provatelo, e poi mi direte.

Ingredienti:
250 grammi di pasta madre
600 grammi di farina 0
310 grammi di acqua tiepida
2 cucchiaini di sale

La sera prima di fare il pane, rinfrescate la vostra pasta madre. La mattina dopo prendetene 250 grammi e scioglietela con 310 grammi d’acqua tiepida. Aggiungete la farina e il sale, e impastate bene, fino a fare incordare; l’impasto deve venire colloso e molto elastico.
Mettetelo nella solita ciotola di vetro, coperta con il solito strofinaccio bagnato e strizzato benissimo, nel forno con la luce accesa; dopo un paio d’ore versate l’impasto sul tavolo infarinato. A questo punto comincia la storia delle pieghe.
Schiacciate leggermente l’impasto con le mani, ma dovete essere delicate per evitare di rompere le bolle che si saranno già formate all’interno. Cercate di dare all’impasto una forma un po’ quadrata (non è che dovete essere precisissimi). Prendete il lembo destro dell’impasto e piegatelo verso il centro, poi fate lo stesso con il sinistro, e poi con il superiore e l’inferiore, uno sopra all’altro.
Ripetete questa operazione per tre volte, poi riprendete l’impasto e rimettetelo nella ciotola di prima, sempre nel forno, stesse condizioni di cui sopra. Passata un’altra ora, rifate tutto il procedimento delle pieghe, ma ripetetelo solo due volte invece di tre.
Passata un’altra ora ancora, rifate di nuovo, ma solo per una volta (vero che sembra una specie di rito magico alla Harry Potter? O forse sono io che ho i percorsi cerebrali di un bambino di undici anni…).
Rimettete tutto in forno e aspettate che raddoppi. Ci vorranno 3-4 ore in inverno, meno in estate. Quando l’impasto è raddoppiato, incidete e fate la solita cottura nel forno al massimo col pentolino d’acqua (come per il pane con la pasta madre)
Per quanto riguarda la temperatura io faccio così: inforno a 300°C, dopo 10 minuti abbasso a 250°C, dopo mezz’ora circa giro il pane sottosopra per farlo cuocere anche sotto e lo lascio così un’altra decina di minuti. Perché abbasso il forno a 250°C dopo una decina di minuti?
Voglio cuocere il pane sempre a 250°C, e siccome ho letto che quando si apre la porta del forno anche per pochi secondi la temperatura crolla almeno di 40°C, in questo modo anche quando lo inforno riesco a ottenere i 250°C che mi servono!
Guardate la foto, parla da sola: la miglior crosta che ho mai ottenuto, croccantissima ma non bruciata, e la mollica, morbida, alveolata, perfetta. Ci ho spalmato sopra tre cucchiaini (colmi tipo torre di pisa) di crema di cioccolata bio… questi sono i miei momenti di relax perfetti :-)
Un’ultima cosa prima di lasciarvi con le mani in pasta: se avete una farina 1 o integrale, ecco il procedimento originale e infallibile di Sonia, per fare in modo che la pasta madre diventi molto più forte.

Procedimento da seguire se utilizzate farine integrali o “deboli”

Al mattino rinfrescate la pasta madre. Alla sera fate il preimpasto: 200 grammi di farina e 200 grammi di acqua con 60 grammi di pasta madre, e lasciate il composto a lievitare per tutta la notte. Il mattino dopo aggiungete al preimpasto 300 grammi di farina, 10 grammi di sale, 85 grammi di pasta madre e 140 grammi d’acqua.
Ricordate sempre che la quantità di acqua è indicativa: dovete adeguarla alla capacità di assorbimento della vostra farina. L’importante è ottenere un impasto il più morbido possibile, ma non deve appiccicarsi alle mani. Procedete poi con le pieghe come spiegato sopra; se vedete che il pane lievita molto non sarà necessario fare tutti i tre turni di pieghe, a volte basta anche un solo turno (da tre giri).
Seguendo questo procedimento il vostro pane con farina semintegrale dovrebbe essere pronto per essere infornato dopo circa 5 ore. Questo suggerimento serve perché come sapete la farina integrale (ma anche altre farine con poco glutine come ad esempio quella di kamut bianca) fanno più fatica a lievitare, e invece con il prelievito hanno molta più forza. Non conviene utilizzare questo metodo con farina 0 perché lieviterebbe in modo incontrollato e troppo velocemente.
Che altro… grazie Sonia… non so se ringraziarti di più per avermi fatto provare le tue farine antiche meravigliose o per i tuoi consigli e la tua pazienza :-)

Aggiornamenti:

gennaio 2010
Ormai ho dismesso definitivamente la pasta madre solida e utilizzo con molta soddisfazione solo quella liquida.
Se volete provare a realizzare questo tipo di pane (ve lo consiglio caldamente perché è assolutamente il più facile e riesce sempre bene) con la bianca dovete semplicemente usare la stessa identica ricetta (sostituendo però 100 grammi di pasta madre liquida ai 250 grammi di pasta madre solida indicati negli ingredienti) e lo stesso identico procedimento.
Se invece avete solo la pasta madre solida vi consiglio comunque di ridurre la quantità almeno della metà, perché con l’esperienza ho capito che più il pane lievita lentamente (compatibilmente con quanto resiste la maglia glutinica della farina che utilizzate), più viene buono e si mantiene fresco a lungo. E meno pasta madre usate, meno la lievitazione è veloce.
Naturalmente se utilizzate farine integrali dovrete variare la quantità di pasta madre, liquida o solida che sia, a seconda del tipo di farina, se la utilizzate in purezza o la mescolate a farine bianche e via dicendo.
Devo anche ribadire, come ho detto più volte in altre pagine del pasto nudo, che la quantità di pasta madre da utilizzare è comunque sempre indicativa, e varia a seconda dell’umidità dell’aria, di quanto fa caldo nella vostra cucina, delle fasi lunari e di alcune altre variabili.
Dovrete quindi provare sulla vostra pelle (e su quella dei vostri cari) fino a quando non otterrete il pane che va bene per voi; purtroppo con i lievitati, soprattutto quando si tratta di lievito naturale) è quasi tutta questione di esperienza personale, di sperimentazione, di testa dura, e di spirito di osservazione.