Ecco fatto… è passata una settimana. Stamattina quando ho aperto il frigorifero per prendere il latte sono stata aggredita da una pasta sfoglia fatta in casa, che mi è saltata addosso e mi ha costretta a preparare delle meravigliose tortine strane di cui avevo letto qualche tempo fa nel sito del cavoletto.
tortine deliziose
Non so se mi è piaciuto di più il fatto di dover far cagliare il latte o l’idea di addentare una tortina di sfoglia piena di una crema leggera e dolce al tempo stesso; conoscendomi ho dovuto per forza provare una cosa di cui non avevo mai sentito parlare, sono fatta al 97% di curiosità, e il resto sonno < -O

L’aspetto è un bel po’ diverso da quello che questi dolcetti belgi dovrebbero avere, ma visto che non li ho mai visti dal vivo non me ne farò un cruccio. Posso solo dirvi che chiunque li abbia assaggiati è svenuto, sono buonissimi, poco zuccherosi e leggeri. Io le ho spolverate con un po’ di zucchero a velo (fatto frullando lo zucchero grezzo naturalmente!).

Per quanto riguarda il latticello fermentato, ne ho usato uno fantastico che trovo da naturasì; comunque ho letto che si trova anche di altre marche, l’importante è che non deve essere il semplice latticello che risulta dalla separazione del burro dalla panna, perchè quello è senza fermenti e non va bene.
ricette con la pasta sfoglia
Se trovate il kefir, credo che possa funzionare lo stesso; se avete altri suggerimenti per far cagliare il latte fatemi sapere :-)

Ingredienti:
400 grammi di pasta sfoglia
1 litro di latte intero fresco
250 ml di latticello fermentato
100 grammi di zucchero grezzo
4 uova
1 cucchiaio di crema di mandorle

La sera prima di preparare le tortine scaldate il latte a fiamma bassa in una pentola che denomineremo pentola numero 1; quando arriva a ebollizione, aggiungete il latticello fermentato a temperatura ambiente (non deve assolutamente essere freddo), mescolate bene per un minuto e poi spegnete il gas.
Lasciate riposare per 15 minuti, e vedrete che si formeranno dei fiocchetti di latte tipo lo jocca; quello è il latte cagliato. Mettete uno strofinaccio bianco pulito (lavato senza detersivi profumati e ammorbidenti vari) dentro un colapasta posizionato sopra luna seconda pentola, che chiameremo pentola numero 2, e versate il latte.
A questo punto il panetto di latte cagliato dovrà riposare in frigo per una notte, in modo da scolare tutto il liquido in eccesso e compattarsi un po’. Chiudete quindi i lembi dello strofinaccio dove a questo punto sarà rimasto il latte cagliato, lasciatelo dentro il colapasta e mettete sotto un recipiente che raccolga il liquido che potrebbe ancora colare.
Nella pentola numero 2 sarà colato un liquido giallastro che è il siero; avete due alternative, gettarlo (noooooo…) oppure rimetterlo sul fuoco, aggiungere un 300 grammi di latte intero, un cucchiaio di succo di limone, e in dieci minuti avrete una piccola ricotta fatta in casa (potete andare a vedere qui, da profumi e colori, le foto e il procedimento), che sarà più buona e cremosa quanto più frsco e di qualità sarà il latte che avrete usato.
Il giorno dopo prendete le uova, che avrete lasciato fuori dal frigo in modo che siano a temperatura ambiente, e separate i tuorli dagli albumi. Prendete il latte cagliato dal frigo, mettetelo in una ciotola capiente, aggiungete tre tuorli, poi lo zucchero e la crema di mandorle, e lavorate il composto con una forchetta o con un frullatore a immersione, a bassa velocità, fino a quando avrete ottenuto una crema.
A parte, montate gli albumi a neve e incorporateli all’impasto delicatamente, mescolando dal basso verso l’alto, piano piano. Preriscaldate il forno a 200°C e imburrate bene 6 tegliette da crostatina. Stendete un terzo della pasta sfoglia a circa tre millimetri con il matterello, e ritagliate 6 dischi un po’ più grandi delle tegliette, in modo da rivestirle all’interno, e altri 6 un po’ più piccoli per chiudere le tortine.
Riempite le crostatine con la crema al caglio e chiudetele con i sei dischi più piccoli. Fate molta attenzione a far aderire molto bene i bordi dei dischi superiori con quelli del rivestimento, altrimenti in cottura la parte superiore delle tortine si staccherà e diventerà un cappellino invece di un coperchio.
Incidete la superficie delle tortine con una crocetta o con un coppapasta cilindrico molto piccolo, e spennellate con un tuorlo sbattuto con un po’ di latte. Infornate nel ripiano più basso del forno, perché il ripieno essendo umido tenderà ad inumidire la base di pasta sfoglia e rischiate che la parte di sotto vi venga cruda; dopo 10 minuti abbassate la temperatura a 175°C, e dopo altri 10 minuti riportate la temperatura di nuovo a 200°C ancora per 5 minuti.
Tiratene fuori prima una sola e controllate che sia ben cotta sotto prima di spegnere il forno; lasciate intiepidire le tortine a temperatura ambiente prima di servirle.