Oggi è un giorno luminoso, e io — tanto per rimanere in campo neutro — vi parlerò del chai (anche detto Masala chai, o tè speziato). Io credo sia stata una delle (tante) ragioni per le quali è nato il pasto nudo. Scovai per caso questa bevanda anni addietro, agli albori del foodblogging, e ne rimasi così affascinata che si incastonò per sempre nel mio immaginario infant-bloggoso.

chai bevanda

Avete presente quella sensazione di eccitazione ingiustificata che si prova per cose a caso, solo perché magari sono accadute in un momento della vostra evoluzione particolarmente significativo e rimane inspiegabilmente appiccicata a oggetti o situazioni (e a volte anche persone) del tutto innocenti di per sé? Tipo, che ne so, spesso quando dipingevo ascoltavo un brano musicale, e ogni volta che ancora oggi guardo o tocco un particolare del dipinto in questione mi torna in mente all’improvviso a bomba la musica che stavo ascoltando in quel momento (o viceversa) e le relative sensazioni/emozioni. Succede solo a me o sono in buona compagnia nel manicomio? No, no, ditemi!

Per dire, a proposito di ospedali psichiatrici e associazioni senza senso, assurdamente, da piccola, ma molto piccola, avrò avuto quattro o cinque anni, a Napoli, nel pulmino che mi portava a scuola, rimasi molto impressionata nel vedere due ragazzini (avranno avuto undici o dodici anni, ma per me erano adulti!) che uscendo dal cancello di un comprensorio avevano fatto una caduta rovinosa dal motorino; uno dei due perdeva quello che a me parve un fiume di sangue dal naso.

Dopo qualche anno scoprii poi con mio grande sgomento che se un ragazzo o un uomo sanguinava dal naso davanti a me provavo una fortissima attrazione per lui! Uahuahuahuah!!! Solo dopo molto tempo ho ricollegato la cosa all’episodio accaduto quando ero in fasce; intanto mi sono limitata (e mi limito!) ad arrossire ogni volta che qualcuno ha un’epistassi. Gli insondabili misteri della mente umana o.O

chai freddo

Tornando al chai, e al fatto che magari alcuni di voi non hanno idea di cosa sia (uff ci risiamo… un’altra diavoleria della izn!!!), sappiate che non è altro che un tè nero molto speziato e molto concentrato, allungato con un latte (animale o vegetale), e tipico dell’India (dove è praticamente la bevanda nazionale) e del Pakistan. Non solo è delizioso, ma a quanto pare vanta secondo la tradizione ayurvedica anche proprietà depurative, digestive, rafforzanti e rinvigorenti per il sistema immunitario, grazie allo zenzero, la cannella, il cardamomo e le altre spezie con le quali è preparato. Posso dire che è anche una delle bevande più profumate del mondo? :-)

Ecco, nella stagione fredda è consolante scaldarsi mani e stomaco con un bel tè bollente e speziato, ma attualmente tali infusi caldi li apprezzerebbe solo un Tuareg; indi per cui se lo si vuole utilizzare in questi giorni di (meravigliosa stupenda indimenticabile) canicola, urge trovare un compromesso decisamente più fresco e fruibile. Guarda i casi della vita, proprio qualche giorno fa ho inciampato su Pinterest in questa bellissima fotografia (che ho tentato di riprodurre malamente) e ho capito che avevo ricevuto “la chiamata” (brrr… mi dicevano da piccola alla scuola di suore che la chiamata poteva arrivare a chiunque! E infatti!).

anice stellato e cardamomo

Sapevo che dietro quell’immagine avrei trovato un mondo di spiegazioni, e infatti ci sono salita sopra e lei mi ha portato qui da “will cook for friends” (un titolo più carino per un blog non potevano trovarlo!) dove ho trovato chiacchiere molto piacevoli e ricetta ottima. Ma secondo voi esiste qualcosa di più bello della rete e del condividere le proprie passioni? Non lo so! Io ogni volta che mi collego mi sembra di entrare nel paese delle meraviglie! :-D

Questi magnifici cubetti ghiacciati non sono altro che un concentrato bello intenso di tè nero (io ho usato un’ottimo English Breakfast bio); potete prepararli in anticipo quando vi pare, poi all’occorrenza vi basterà metterne tre o quattro in un bicchierone e aggiungere latte freddo in quantità variabile (quello nella foto è il latte di mandorle home made che già conoscete, ma va benissimo qualsiasi tipo di latte, anzi suggerirei di operare delle variazioni a casaccio) :-)

Potete anche preparare in anticipo il misto di spezie e metterlo in un vasetto per preparare il tutto ancora più speditamente. Provatelo e ditemi se non è rinfrescante, consolante e geniale. E buono da svenire! :-9

Ingredienti:
4 cucchiai di tè nero (o 5 eco-bustine)
1 bacca di anice stellato
mezzo cucchiaino di cannella in polvere (o un bastoncino di corteccia)
5 chiodi di garofano
5 chicchi di pepe nero
5 baccelli di cardamomo
3 fettine di radice fresca di zenzero
30 grammi di zucchero mascobado (o un altro tipo di zucchero integrale)
600 grammi di acqua pura
1 litro circa di latte animale o vegetale

Mettete tutti gli ingredienti, tranne il latte e il tè, in una casseruola media, a fuoco medio basso, e aspettate che l’infuso arrivi a ebollizione. Togliete dalla fiamma, aspettate 15-20 minuti, poi rimettete sul fuoco e riportate a ebollizione.

A questo punto levate nuovamente dal fuoco, aggiungete il tè, coprite, aspettate ancora 5 o 6 minuti e poi passate il tutto attraverso un colino. Coprite e attendete che il composto torni a temperatura ambiente, poi munitevi di attrezzo per i ghiaccioletti (ma si trova ancora la vaschetta di metallo che si usava una volta? Io non ci riesco sigh), versateci il vostro profumatissimo chai e sbattete tutto in freezer per qualche ora.

Non aggiungete troppo zucchero perché il ghiaccio tende a non solidificare se ce n’è più di un tot (sono sicura che ci fosse un motivo scientifico per questa storia ma non ricordo qual è o.O Qualcuno può soccorrere una povera donna immemore?).

Quando avrete i vostri bei cubetti di chai non dovrete fare altro che inbicchierarli (neologismo provvisorio, cioè si autocancellerà subito dopo che l’avrete letto), versarci sopra il latte che preferite, e attendere che i cubetti magici si sciolgano un pochino; man mano che si dissolvono il chai diventa più intenso ed è divertente assaggiarlo nei vari stadi della bontà.