No, non mi sono stufata di cucinare, e neanche ho alcuna remora a stare attaccata alla macchina del gas o ad accendere il forno, ché se fosse per me vivrei tutto l’anno ai tropici, a respirare aria e acqua a 38 gradi fissi; anzi, nella prossima vita rinasco succulenta, nel senso di pianta, e ubicata tipo a Key West, vista mare.

biscotti di quinoa

È solo che appena ho messo il naso fuori da casa (tendo a uscire appena la temperatura si alza, sotto i 10 gradi preferisco un angolo di divano e un piumino) ho trovato talmente tante cose interessanti da indagare, persone da conoscere, luoghi da visitare, esperimenti divertenti da fare, che i pasticci in cucina sono passati in secondo piano, anche se accumularsi si accumulano, non sia mai detto che smetta di spignattare, non ce la faccio proprio.

Quindi vi lascio respirare, giusto lo spazio di *una* ricetta, poi vi riseppellisco di novità (almeno per me) sull’acqua e su tutto il resto. Questi biscottini li ho visti la prima volta sul blog di Heidi, eccoli qua. Solo che c’era veramente un po’ troppo burro per i miei gusti (l’ho dimezzato – drastica eh), i biscotti erano nelle sue intenzioni più degli shortbread, infatti non c’era neanche l’uovo, che io ho dovuto aggiungere, perché con meno burro le cose non legavano insieme ovviamente.

La farina di quinoa non ce l’avevo, l’ho fatta frullando la quinoa nel bimby e devo dire che è venuta perfetta. Povero bimby, ne parlo sempre male invece il suo dovere lo fa impeccabilmente. Inoltre la ricetta prevedeva dei pezzettini di cioccolata e una spolverata di cristalli di zucchero, che ho omesso entrambi. Ero troppo curiosa di sentire il sapore della quinoa nei biscotti, non volevo fosse coperto da altri aromi.

biscotti di quinoa

La cosa che mi ha attratto di più del procedimento di Heidi è la tostatura della farina. Ero lì tutta giuliva ad annusare quando la farina ha cominciato a scaldarsi nella padellona, e poi uscivo dalla cucina, rimanevo due minuti in un’altra stanza e rientravo in cucina, solo per sentire meglio il profumo della tostatura.

Un’ultima cosa: non potevo non chiedermi se fosse possibile fare questi biscotti con *solo* farina di quinoa, sopra tutto per riguardo alle persone che hanno problemi di intolleranza al frumento. l’impasto proprio non lega, nonostante due e dico due giorni di riposo in frigo. Ho fatto un tentativo estremo, equivalente alla defibrillazione, aggiungendo un altro po’ d’uovo (circa mezzo) e sono riuscita a stendere tutto alla meno peggio, e addirittura a ritagliare un po’ di lune. Risultato: nulla di fatto, sembrano delle gallette un po’ farinose. giudizio di zac: allappanti.

Ingredienti:
100 grammi di farina di quinoa
150 grammi di farina di frumento 00
125 grammi di burro d’alpeggio
1/2 cucchiaino di sale integrale
130 grammi di zucchero grezzo chiaro
1 uovo

Per prima cosa setacciate insieme le due farine. Mettetele in una padella molto larga, e ponete il tutto sulla fiamma bassissima, mescolando ogni tanto con un cucchiaio di legno. Quando le farine cominceranno a diventare molto calde, mescolate più spesso, perché dovrete fare molta attenzione a non superare un certo grado di tostatura, oltre il quale la farina prenderebbe un odore acre.

Lasciate tostare solo fino a quando la farina prenderà un bel colore dorato e un profumo celestiale, poi togliete dal fuoco, versate in una ciotola di vetro e lasciate raffreddare a temperatura ambiente (senza coprire per non far formare vapore).

Quando la temperatura sarà scesa abbastanza, aggiungete lo zucchero e il sale, mescolate, coprite con la pellicola, e mettete in frigo per far raffreddare bene il tutto. Intanto prendete il burro, tagliatelo a cubetti di mezzo centimetro e rimettete in frigo anche lui.

Quando composto secco e burro saranno belli freddi tirateli fuori dal frigo, mettete i cubetti di burro nella ciotola delle farine e molto velocemente, in modo che il burro non si sciolga) cercate di schiacciarli con una forchetta in modo da sabbiare il composto più possibile; poi dovrete continuare questa operazione con la punta delle dita, come già vi ho descritto altre volte.

Una volta ottenuto un composto simile a sabbia umida ma molto più grumoso (non deve essere regolare, i biscotti saranno migliori se alcuni pezzetti di burro molto piccoli rimangono visibili) aggiungete l’uovo per legare il tutto, formate sempre molto velocemente una palla con l’impasto, schiacciatelo ai poli in modo da ottenere un disco di un paio di centimetri di altezza, avvolgetelo nella pellicola senza pvc e mettete in frigo per alcune ore, meglio ancora per una notte intera.

Trascorso il tempo di riposo, che dovrebbe rendere il tutto più elastico e maneggevole, tirate fuori il disco di pasta, aspettate qualche minuto (pochi! tipo tre) che si ammorbidisca leggermente, spolverate ripiano e matterello con un po’ di farina e stendete l’impasto ad un altezza di mezzo centimetro circa (anche un po’ meno).

Ritagliate i biscotti, posizionateli sulla leccarda del forno (o su una teglia da biscotti) rivestita di carta forno e rimettete in frigo almeno per una mezz’oretta. Non c’è bisogno di lasciare tanto spazio tra i biscotti, perché cresceranno pochissimo.

Accendete il forno a 180°C; quando il tempo di riposo sarà trascorso e il forno avrà raggiunto la temperatura da un po’, infornate al volo. Dieci minuti circa di cottura o fino a quando non vedete che i biscottini si colorano leggermente sui bordi.

Sfornate, aspettate due minuti, trasferite i biscotti su una griglia e quando saranno perfettamente freddi metteteli in una bella scatola di latta.