Gennaio per me è il mese più difficile. Perché non credo molto agli oroscopi, ma sono bilancia/scorpione ascendente gemelli. Ed è chiaro che non riesco a stare ferma, con il corpo e con la mente. In gennaio, invece, tutto è immobile. In letargo. In fieri. E quest’anno lo sento pure io. Infatti, pensavo di finire così. Ciao. è stato bello. Ci leggiamo a febbraio. Mi sa che qualche cosa di vero c’è, negli astri… non pensavate facessi sul serio, vero?
cibi stagionali gennaio
La terra è gelata. Gli animali sono in letargo. È il mese più freddo dell’anno (anche se spererei vivamente di avere già il gelo più gelo alle mie spalle, dopo i meno 20 di dicembre, ma non si può mai dire). Nulla si muove. I nostri antenati pensavano che la terra fosse incinta, e che l’energia si trovasse là sotto, come se il terreno fosse una specie di grande placenta, tutta intenta a nutrire quello che poi vedrà la luce in primavera. Un momento importantissimo, di concentrazione e di preparazione interiore. C’è qualcosa che nasce, *dentro*.
L’Epifania, che ormai mi sono persa (e pensare che stavolta pensavo di farcela, a scrivere il post di gennaio in tempo, mannaggia!), è un’altra “festa della luce”, l’inizio di un nuovo ciclo.
Tra l’altro, molte tradizioni consigliano l’assunzione di resine, in questo periodo. Perché racchiudono in sé l’energia della pianta (la grappa di pino mugo vale?). E di oro. Sapevate che alcune nonne ancora infilano una spilla d’oro in un’arancia e dopo qualche ora ne bevono il succo? Toh! Bisognerebbe inventarsi una tradizione che preveda l’arrivo di qualche saggio con dell’oro e delle resine… magari grazie ad una luce… mmm… vediamo… che ne direste di incenso e mirra? Adesso controllo in Google, che sia mai che qualcuno ci abbia già pensato e poi non mi denunci per plagio…
In gennaio, quindi, il metabolismo di tutto ciò che respira rallenta. E questo spiega il perché i chili messi su con le abbuffate natalizie poi rimangono avvinghiati con le unghie e coi denti per molto molto tempo. Se mai potesse consolare.
Dicevo, si dovrebbero ridurre i grassi. Ma solo in cucina, non in assoluto. Perché in questo momento il grasso è fondamentalissimo! Sentite cosa ho letto in un articolo del fido Salute naturale, a firma di Daniela Marafante (mi piace quello che scrive, dovrò approfondire…): la parola magica è “unguento”. E pare che Democrito sostenesse che, per vivere in buona salute, si dovesse: “Inumidire l’interno con miele, l’esterno con olio d’oliva”.
Perché il grasso, in gennaio, serve a nutrire il seme in gestazione. E questa storia continua a ronzare e ronzare, peggio di una mosca nervosa. E così scopro un sacco di notizie interessanti. Piero Fornari, altro articolo. Anche lui spiega che non bisogna confondere la stasi di gennaio con l’immobilità. E aggiunge: “Anche il nostro corpo in questo momento dell’anno è ripiegato su se stesso, quasi fosse al minimo della sua attività.” Invece è solo al minimo delle sue manifestazioni esteriori, perché anche in lui c’è un’energia nascosta, invisibile, che sta germinando: il grasso, l’oro del corpo. E qui sento già la voce di chi so io che mi dice di avere un sacco di ricchezza, a livello di giro vita. Ma non rivelerò mai il nome, nemmeno sotto tortura.
Il grasso è prezioso, è luminoso, è energia in potenza. È bianco-luce, come altre parti del corpo con un’alta carica energetica. Come il sistema nervoso, lo sperma, il sebo, il muco, i denti, le ossa.
Allora: a gennaio farebbe un gran bene aiutare il nostro grasso a mantenersi attivo e leggero, dice Fornari. Ossignor, a questo giuro che non avevo mai pensato. Ma che meraviglia! “Sissssi!” mi sono detta subito, “voglio anch’io avere grasso leggero e felice!”. E allora mi sono messa di buzzo buono ed ho iniziato a sfogliare, e sfogliare e sfogliare ancora (e anche cliccare col mouse, qui, che per fortuna c’è anche quello, altrimenti mi toccherebbe darvi tutte le indicazione bibliografiche in tedesco, questo mese hi hi… che sadica).

Tutto torna: Il colore di gennaio? Il bianco (Izn, evviva!!!). Mi spingerei fino ad un color burrofelice chiaro. Color grasso (esiste?). Simbolo della creatività, della luce che diventa materia, del divino. O di una donna incinta, che poi mica siamo tanto lontani. Indossarlo, ma anche dormirci dentro (lenzuola bianche, intendo). Che pare aiuti ad uscire lentamente dal letargo invernale. Meglio i bagni saunosi, di quelli che si appannano i vetri. Si suda, si sciolgono i grassi, si eliminano tossine e impurità (che si accumulano più facilmente sempre per quella storia del metabolismo lento). Nella vasca, questa volta, bucce di limone. Anche in una bacinella, alla sera, per un pediluvio coi fiocchi.
Unguenti: per difendere la pelle dal freddo, stimolare la circolazione, contro crampi e dolori muscolari, per curare tutti i disturbi che peggiorano con l’umidità. Perché attraversano la pelle e vengono assorbiti, entrano in circolo. E qui non ripeterò che in tutte le culture il massaggio con olii profumati era qualcosa di estremamente naturale. Si può usare benissimo anche olio d’oliva, così si porta via dalla cucina.

Ma veniamo al cibo. Iniziamo con i non-consigli: non troppi insaccati (mi sa che quasi quasi non lo scrivo più… tanto non ci sarà mai un mese in cui dirò: “in questo periodo ingozzatevi di wurstel”), non troppo sale e nemmeno troppo pepe (l’intestino non va disturbato… ssss…). Le cene pesanti e le abbuffate notturne andrebbero lasciate a tempi migliori (e anche la pennichella), visto che l’organismo è lento e di notte ancora di più.
Invece, riscuotono un grande successo, in questo mese di gestazione: innanzitutto pietanze calde e cotte, che già fa freddo, fuori (la medicina cinese paragona la digestione ad una specie di “cottura”, che i cibi freddi e crudi di certo non aiutano).
Poi limone, tanto e senza timore: anche lui contro grassi infelici e scorie. Perfetto per i problemi digestivi. Fantastico per prevenire le ricadute influenzali. Vitamina C, sali minerali, anti-ossidante, disinfettante e molti altri bla bla. Che tanto Izn mica sta qui a pettinà le bambole (guardate qui e qui e qui).
Miele (e derivati), come acceleratore del metabolismo in sostituzione dello zucchero. E non ci penso nemmeno, a scrivere delle proprietà del miele. Semplicemente perché è *troppo*, nel senso più buono del termine. Il miele è caldo, è solare, è luminoso. È un ponte tra cielo e terra (tanto per capire le differenze…).
Latticini, pesce (che in gennaio esercita la sua azione soprattutto sul midollo spinale), cannella, alloro. Mandarini e spinaci. Poi, che dire: tutti i tipi di cavoli.
Bene. Capite anche voi che si potrebbe fare un post per ognuno degli alimenti che ho elencato… Ma credo proprio che il prossimo sarà un post del cavolo, perché c’è veramente troppo, da dire. Sì, deciso.