In questo periodo dell’anno (da adesso in poi denominato “la quasi-primavera”, così, giusto perché amo moltissimo la stagione invernale, come sapete) immancabilmente mi si risveglia l’impeto creativo/grafico/illustrativo e sento un gran bisogno di dipingere, disegnare, modellare e tutto il resto appresso.
scones alle noci ricetta
Non mi bastano nemmeno più tanto gli artbook, come quello che ho pubblicato sull’altro blog, che poverino giace solo e abbandonato in un angolo remoto della rete; vorrei proprio dipingere tele enormi, anche per vedere a che punto sto, se sono cresciuta un pochino o sono sempre congelata in un’impotenza creativa da troppi pianeti in vergine. Un gallerista una volta mi disse che se avessi voluto dipingere veramente bene avrei dovuto bere assenzio. Ma si può. No, perché oltretutto se non sbaglio è anche un po’ illegale.
Poi ho questa convinzione dura a morire che quando ci metti meno tempo o fatica a fare qualcosa rispetto a quello che serve lo paghi in qualche modo, a meno di aver raggiunto un tale livello di evoluzione che sai come far arrivare ciò che desideri senza sacrificare una parte di te. Ma ci sto lavorando, eh :-D

Proprio a questo scopo, tutte le volte che posso mi concedo una ricetta nuova da provare e da raccontarvi. Cucinare è un modo meraviglioso per uscire dai propri schemi mentali, un vero e proprio esercizio zen, ma a condizione che sia qualcosa di nuovo e di mai provato prima, se no niente!

Questi scones li ho fatti con la farina senza glutine di cui vi ho parlato l’ultima volta, e sono già buonissimi così, ma gli darò una seconda chance sostituendo solo la farina per vedere come sono in versione gluten… sì. Che poi sempre di glutine di tutto rispetto si parla, da farine di grani antichi coltivati su un suolo amato e rispettato come tante volte vi ho raccontato (una su tante qui).
La ricetta l’ho trovata su un blog molto carino che ultimamente seguo spesso, si chiama The roasted root e posta un sacco di ricette paleo e senza glutine. Purtroppo non avevo la meravigliosa crema di sciroppo d’acero che ha messo lei sugli scones, ma ho letto che è fatta portando lo sciroppo d’acero a ebollizione, facendolo poi raffreddare e poi sbattendolo (la traduzione esatta sarebbe “sbattere nella zangola”) finché non prende la consistenza del burro. Quindi il tempo di trovare una boccia da un litro di sciroppo d’acero e lo proviamo subito! Non perché ce ne voglia un litro, ma perché qui lo sciroppo d’acero va come il pane :-P
scones alle noci
Potete farli a triangolo come da procedimento, ma se volete cimentarvi in una cosa più carina e non avete paura dei ritagli (ché quando li reimpasti non sono la stessa cosa!), potete provare a copparli con un coppapasta come quelli che vedete nelle foto qui sopra e poco sotto :-)
Visto che come tutti sanno gli scones una volta freddi sono immangiabili e dopo un paio d’ore sono dei sassi, sono andata a cercare il modo di surgelarli e ho trovato proprio un compendio sull’argomento, eccolo qui. In sintesi, se li volete congelare da crudi basta metterli su un vassoio dopo averli tagliati, un’oretta in freezer e poi via in un contenitore o una bustina di quelle per surgelare. Poi basta tirarli fuori dal freezer mentre si preriscalda il forno e cuocerli ancora mezzi surgelati (se no si spiattellano) lasciandoli qualche minuto in più rispetto a quello che suggerisce la ricetta.
scones alle noci
Se invece volete surgelarli da cotti dovete lasciarli raffreddare completamemte (il post precisa: “resistendo alla tentazione di staccare i deliziosi angoli”) e metterli in un contenitore a tenuta stagna, magari separati uno dall’altro da un po’ di carta forno. Per riportarli in vita basta metterli in forno preriscaldato a 180°C per una decina di minuti. Tutti gli scones, crudi e cotti, vanno comunque secondo l’articolo consumati entro tre mesi quindi etichettate e controllate :-P

Ingredienti:
250 grammi di farina (con o senza glutine)
70 grammi di noci sgusciate
130 grammi di burro (o di burro di cocco)
1 cucchiaio di polvere lievitante
una generosa presa di sale marino integrale
1 cucchiaino di polvere di cannella
1/2 cucchiaino di polvere di vaniglia
90 grammi di latte animale intero fresco (o di latte di cocco)

Preriscaldate il forno a 200°C.
Mescolate in una ciotola grandina (o, anche meglio, setacciate) le farine con la polvere lievitante, il sale, la cannella e la vaniglia; tagliate il burro (freddo!) a dadini e con una forchetta mescolatelo e schiacciatelo un po’ nella farina, poi sbriciolate il tutto con le mani (fredde, possibilmente) come si fa per la pastafrolla, cioè sfregando la farina e il burro tra il pollice e le altre dita.
Potete anche utilizzare il mixer, nel qual caso basterà aggiungere il burro in due o tre pezzi e fare attenzione a non farlo scaldare. Se usate il burro di cocco scioglietelo sul fuoco a fiamma molto bassa e poi lasciatelo intiepidire prima di aggiungerlo alle farine.
Aggiungete al composto il latte freddo mescolato allo sciroppo d’acero, un pochino alla volta, fino a quando l’impasto lo assorbe; deve essere a un passo dall’appiccicoso, se vedete che si appiccica troppo alle mani non mettetelo tutto. Se usate il mixer mettete prima il latte e alla fine lo sciroppo d’acero. Alla fine incorporate le noci tritate grossolanamente.
Formate una palla, spolverate il ripiano con un po’ di farina e passateci delicatamente il matterello fino ad ottenere un disco dello spessore di un paio di centimetri. Tagliate poi questo disco in otto triangoli uguali (basta tagliarlo a metà e poi le metà a metà e… vabbeh avete capito) e adagiateli su una teglia da forno bassa che avrete ricoperto di carta forno oppure che avrete leggermente oliato o imburrato con un po’ di burro chiarificato o di burro di cocco.
Spennellate i triangoloni con un po’ di burro (sempre chiarificato o di cocco) sciolto a bassa temperatura e infornate il tutto a mezza altezza per 18/20 minuti, o comunque fino a quando gli scones non si saranno leggermente sui bordi.
A questo punto tirateli fuori dal forno, lasciateli intiepidire appena un pochino, e serviteli con sciroppo d’acero e una spolverata di cannella. Se ne rimane qualcuno ricordate di dargli una scaldata in forno o nel tostapane prima di mangiarli perché freddi gli scones non rendono proprio :-P