È da cent’anni a questa parte che non ci capita di alzarci all’alba per andare prima a zappare il campo e poi a inseguire gazzelle per tre chilometri con una lancia in mano. Questo è uno dei motivi per i quali al giorno d’oggi non ha più molto senso per un adulto sano fare pasti completi (cioè composti da primo, secondo, contorno e frutta).
bioterapia nutrizionale
Ecco anche perché in Bioterapia Nutrizionale si dividono proteine e carboidrati tra il pranzo e la cena, utilizzando in linea di massima e quando possibile le proteine (che danno amminoacidi che servono per creare le proteine del nostro corpo) a pranzo, e i carboidrati (che aumentano il contenuto di serotonina a livello cerebrale, ormone che tra le sue tante funzioni comporta un rilassamento del sistema nervoso) a cena. Concentriamoci quindi su *come* utilizzare le proteine a pranzo nel modo giusto.
Siccome le proteine producono scorie azotate, come regola generale bisognerebbe sempre accostargli una verdura cruda, che protegge la funzione renale grazie alla sua preziosa acqua di vegetazione, ma che soprattutto essendo alcalinizzante bilancia l’acidità delle proteine.

Stesso discorso per la frutta, che è bene sia sempre presente nel pasto, che fornisce una ulteriore quota di acqua e di zuccheri, anch’essi alcalinizzanti. La quantità e la qualità delle proteine (che andrebbero sempre alternate), deve ovviamente variare in funzione del sesso, dell’età, del tipo di attività fisica, dello stato di salute; le indicazioni che vi dò qui di seguito sono quindi generiche e pensate per adulti standard (e dunque *non* per adolescenti, bambini, o sportivi), che non hanno alcun tipo di patologia, e che di solito sono mediamente sedentari.

pesce:
2 o 3 volte a settimana
tra i 150 e i 300 grammi
(tonno sott’olio 80/120 grammi, salmone affumicato 70/100 grammi)
uova:
1 o 2 volte a settimana
tra 1 e 3
carne bianca:
2 o 3 volte a settimana
tra i 120 e i 200 grammi
(tra le carni bianche rientra anche il prosciutto crudo, 50/80 grammi)
carne rossa:
1 o 2 volte a settimana
tra i 100 e i 180 grammi
(tra le carni rosse rientra anche la bresaola, 40/70 grammi)
formaggio
1 volta a settimana (massimo 2)
tra i 40 e i 150 grammi
(specifico: se si tratta di parmigiano o affini 40 grammi, se di ricotta o mozzarella 150 grammi; il formaggio è un alimento piuttosto complicato da digerire, anche a causa della sua quota di grassi; è quindi una proteina che si discosta dalle altre per quello che riguarda l’associazione. In questo caso sarà molto più conveniente infatti associargli una verdura cotta (invece di quella cruda che utilizziamo per gli altri tipi di proteine), magari ricca di ferro – come il radicchio o la belga ai ferri, la cicoria, la melanzana, i carciofi – e, per quanto riguarda la frutta, i kiwi o il pompelmo o le fragole. Il ferro stimolerà il fegato e in questo modo lo aiuterà a gestire il formaggio).
verdura:
al pasto
tra i 100 e i 300 grammi
pane:
al pasto
tra i 50 e i 90 grammi
frutta:
al pasto
tra i 150 e i 300 grammi
(in Bioterapia molte cose non vengono pesate; si preferisce considerare l’unità dell’alimento, quindi 1 mela o 1 pesca o 1 arancia, a prescindere dal peso che il frutto ha).
So già quale sarà la domanda topica, pronunciata con tono esasperato da tutti quelli che lavorano fuori casa: “ma come faccio quando devo mangiare fuoriiii?”. Come già detto e ridetto, quando è possibile è sempre meglio che vi organizziate portandovi del cibo da casa; vi faccio anche una serie di esempi, insieme ai quali dovreste sempre accoppiare il pane:
Prosciutto crudo, insalata, melone;
Prosciutto crudo, cetrioli, pesca;
Salmone affumicato, rucola, ananas o fragole;
Frittata con zucchine, pompelmo o spremuta;
Bresaola, parmigiano, rucola, ananas;
Stracchino, melanzana grigliata, kiwi;
Tonno, pomodori, kiwi.

Ed ecco la seconda questione cruciale: “e come faccio se ho *dimenticato* (ehm) di portarmi le pappe da casaaa?” È rimasto solo il bar o sbaglio? Vabbeh, se proprio è andata così, scegliete tra queste cose:
panino con bresaola rucola e parmigiano;
panino tonno e pomodoro;
panino mozzarella e melanzana grigliata.

Se per caso ci fossero le insalate evitate le supermiste come ad esempio quelle con tonno, mozzarella e uovo sodo: scegliete sempre tra quelle nelle quali c’è un solo tipo di proteina. Da escludere i panini con la doppia proteina come il panino con prosciutto e mozzarella oppure quello con pomodoro e mozzarella, che come abbiamo già visto non è una associazione tra le più indicate. Credo di non dovervi dire che sconsiglio pizze ripiene e tramezzini ;-)
Un’ultima soluzione possibile è allungarsi fino alla gelateria (artigianale) e prendere uno yogurt (quello naturale, senza frutta e zuccheri, ovviamente) con della macedonia, o un gelato. Poiché in questo caso sostituiamo il pranzo con un gelato, sarà più utile prenderlo alle creme (in modo che contenga anche grassi e proteine) che non alla frutta. Preciso però che per gelato artigianale intendo un gelato fatto con uova e latte, non le accozzaglie di zuccheri, addensanti e aromi che si trovano normalmente in giro. La precisazione è necessaria perché la dicitura “artigianale” è spesso largamente abusata.
Se scegliete quest’ultima opzione dovrete però fare il “3+2”: pranzo con un gelato 3 gusti (o, se preferite, un gelato medio monogusto) e merenda con un gelato 2 gusti. Altrimenti arriverete all’ora di cena (durante la quale in questo caso sarà molto più utile fare un pasto proteico) con grande difficoltà.
La prossima volta vi darò alcune indicazioni su come gestire in modo ottimale la vostra cena. Vi anticipo alcune considerazioni che possono esservi utili anche per il pranzo. Oltre alle ragioni che vi ho già accennato, un altro motivo per cui i carboidrati sono più utili la sera è che, essendo zuccheri, nutrono direttamente il fegato (che è l’altro organo che assieme al cervello non ha bisogno della mediazione dell’insulina per far entrare il glucosio nelle cellule), che così può compiere con più efficienza i processi di detossicazione che avvengono prevalentemente di notte.
Vi sono però alcune eccezioni; ad esempio nella donna, nella seconda parte del ciclo mestruale (momento nel quale a causa del progesterone aumentano la ritenzione idrica e il gonfiore) potrebbe essere più utile usare le proteine a cena (che “asciugano” di più) oppure preferire tra i cereali quelli privi di glutine, come ad esempio riso, mais, miglio, grano saraceno, quinoa, amaranto, patate, legumi o creme di verdura.
Un’altra singolarità può essere rappresentata da alcune tipologie di sovrappeso, ad esempio situazioni nelle quali la tiroide non funziona al massimo; in questi casi sarà preferibile “spingere” di più sul metabolismo e quindi usare le proteine a cena.
Anche queste particolarità le approfondiremo presto.