Sono in macchina che faccio la traversata Formello-Genzano (nooooooo non sto guidando io!!!); il cinquantesimo spostamento che faccio questo mese per il pasto nudo, non lo so, ‘sto blog mi sta diventando invadente >:-/
gelato al pistacchio ricetta
È che sono io, tutto ciò che faccio deve sempre essere totalizzante, non ci riesco proprio a fare le cose in un modo *normale*. Ho deciso che parallelamente all’alimentazione devo cominciare assolutamente a lavorare sulla mia parte emotiva; la consapevolezza alimentare non basta, sigh; ma voi lo sapevate che quando la nostra energia non fluisce liberamente formiamo tossine vere, fisiche, anche peggiori di quelle che possiamo assumere dal cibo?

Così, tanto per confermare la teoria che attraiamo magicamente ciò di cui abbiamo bisogno, puff!!! Si è materializzato a due passi da casa mia (e lo sapete che abito in campagna, lontana da ognidove), un meraviglioso centro olistico dove tra l’altro fanno yoga, tai chi, una cosa che si chiama shakti dance, e che come se non bastasse è gestito da due donne belle, interessanti, intelligenti, accoglienti e gentili. Ma si puó??!!!

Voglio dire, quando ero una bambina, per venire fuori da tutti i casini nei quali eravamo immersi (ho avuto un’infanzia complicata) mi ero costruita un mondo parallelo nel quale nessuno esisteva realmente a parte me, e dove mi bastava desiderare qualcosa perché accadesse.
gelato al pistacchio facile
Poi ho passato il post adolescenza a imparare a calarmi nella realtà quella vera, dove non ero la protagonista solitaria di un film di cassetta anni ’80, ma la felice interprete di un esistenza collettiva; mó se continuano a succedere ‘ste cose strane avrò una regressione! Sento già zac che dice: “più di cosìììì?”; arghhhhh!!!
E appunto per venire a noi, a proposito di cose che accadono quando le desideri, dovete sapere che qualche giorno fa cercavo di imprimere subliminalmente allo zac il mio incommensurabile bisogno di una gelatiera del kitchen aid, e subito dopo, come per caso, la constatazione sgomenta di *quanto* il mio compleanno si stesse avvicinando; e che inoltre il gelato in questa stagione è fondamentale, e che non esistono a Roma gelaterie che usano ingredienti che non siano a forma di polveri (ah, per chi si trova dalle parti di centocelle la cosa attualmente è stata smentita da una meravigliosa e appena aperta gelateria che si chiama Strawberry fields, ma di questo vi parlerò presto; intanto se vi va leggete che cosa ne dice lei).
gelato al pistacchio home made
Dopo qualche ora (!) una mia cara amica dei tempi dello ied mi scrive un messaggio su facebook: “Senti, ho una gelatiera kitchen aid che non posso usare perché non mi entra nel freezer, a rivenderla non ci faccio nulla, non è che la vuoi tu?”. Il giorno seguente eravamo a villa Borghese a fare uno scambio storico bianca-gelatiera, con i rispettivi pargoli che facevano a cuscinate nella Casina di Raffaello (troppo bella!! la conoscete?).
crema di pistacchio di bronte
Insomma. Lo so il gelato si può fare anche sbattendo tutto in freezer e mescolando ogni dieci minuti, ma volete mettere la soddisfazione di usare il giocattolo nuovo? Senza neanche aspettare il compleanno? Che poi in Agosto sono tutti tragicamente in vacanza (tranne me) e devo sempre aspettare tipo un mese?
Ecco perché adesso vi beccherete almeno centotrenta tipi di gelati, devo sperimentare e c’è! Sempre se riesco a non distruggere la gelatiera, ché la prima volta che l’ho usata, un paio di giorni fa, c’ero quasi riuscita (ma perché, voi lo sapevate che il composto si versa *dopo* averla montata e avviata, altrimenti si gela istantaneamente e la pala si incastra?).
pistacchio ricetta dolce
Orbene (ordunque); la ricetta di oggi è di Loretta, che come sapete sui dolci è una certezza. La santa donna (sempre sia lodata) aveva già provveduto tempo fa a rifornirmi di pistacchi non salati e pasta di pistacchi di Bronte, e finalmente ho trovato un modo di usarli degno di loro. Nella mia ignoranza gelatesca immagino che possa funzionare allo stesso modo con mandorle, noci e affini, ma ve lo saprò dire con certezza solo quando proverò.

Ingredienti:
330 grammi di latte intero fresco
1 tuorlo d’uovo felice
90 grammi di pasta di pistacchi di Bronte
30 grammi di pistacchi di Bronte non salati
un pizzico di sale integrale
una presa di polvere di vaniglia
90 grammi di zucchero grezzo

La sera prima, mescolate il latte con il tuorlo, lo zucchero, il sale, la vaniglia e frullate bene con il frullatore a immersione. Mettete a scaldare il composto a fiamma bassa e aspettate che raggiunga 80-90°C. Raggiunta la temperatura, spegnete e aggiungete la pasta di pistacchi. Mescolate bene e rifrullate come sopra, poi lasciate raffreddare fino a temperatura ambiente.
Travasate in una ciotola di vetro, mettetela in frigo e lasciatecela per tutta la notte. Il giorno dopo non dovete fare altro che prelevare la gelatiera dal freezer, rimescolare bene il composto, versarlo dentro il cestello refrigerato (*dopo* averla montata e avviata!!!) e aspettare una mezz’oretta – quaranta minuti se vi piace un gelato morbido e cremoso (come si evince dalle foto a noi piace così, e considerazione due, fa un caldo allucinante). Nell’arco degli ultimi dieci minuti aggiungete quasi tutta la granella di pistacchi (lasciatene un po’ per decorare il gelato al momento di servirlo).
Se invece volete un gelato più consistente, travasatelo in un contenitore per il freezer (possibilmente non di plastica) usando un cucchiaio di legno o una spatola di silicone (niente attrezzi di metallo, rovinerebbero la ciotola) e lasciatelo rassodare ancora un paio d’ore, spostandolo per una decina di minuti in frigo prima di servirlo; dovrebbe raggiungere la morbidezza perfetta :-9