Questa minestra l’ho scovata sul mio blog di cucina preferito, 101 cookbooks, e mi è piaciuta così tanto che… ho pregato zac di farla, perché io l’avrei fatta diventare un cubetto di carote tipo dado knorr.

minestra di carote

È stata una decisione molto appropriata, perché la minestra era uno spettacolo e assolutamente da rifare; soprattutto considerato il fatto che non amo affatto le carote, anzi se posso evitarle lo faccio volentieri, soprattutto quelle (bleah) bollite.

La carota, secondo la bioterapia nutrizionale, possiede molte proprietà benefiche ma anche molte controindicazioni. Il betacarotene, a parte il fatto che tutti conoscono di aiutare a proteggere la pelle dai raggi solari e stimolare quindi la produzione di melanina, contribuisce a mantenere denti sani e forti, si oppone alla formazione di calcoli renali, potenzia le difese immunitarie contro le infezioni delle vie respiratorie e acuisce la capacità visiva: le popolazioni che consumano abitualmente carote hanno un’incidenza statistica molto bassa di casi di cataratta.

La carota inoltre stimola il transito intestinale se mangiata cruda, ed è invece antidiarroica se consumata lessa o fritta. È decisamente controindicata nei diabetici, in alcune malattie del fegato, nell’ipertensione e in tutte le persone che hanno la pelle con un colore tendente al bronzo.

Nella saggezza popolare la carota viene impiegata come base nel soffritto per i sughi di carne. In questo modo fornisce una minima quantità di zuccheri che servono al fegato per metabolizzare meglio le proteine e i grassi della carne e mitiga l’acidità del pomodoro… come al solito le tradizioni popolari ci danno suggerimenti preziosi per la nostra salute, basandosi sull’esperienza di secoli di cucina e sulla relativa osservazione empirica degli effetti collaterali (positivi e negativi) di ciò che si mangia :-)

Rispetto alla ricetta originale non ho cambiato quasi nulla perché l’ho trovata perfetta e geniale nella sua semplicità.

Ingredienti:
250 grammi di carote
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
1 spicchio d’aglio
1/2 cipolla gialla
350 grammi d’acqua
il succo di 1/4 di limone
sale marino integrale
peperoncino piccante secco
origano fresco

Eliminate le punte delle carote e grattate via la superficie con la spazzola per le verdure. Tagliatele a fette di un paio di centimetri di spessore e mettetele da parte.

Scaldate l’olio a fuoco medio in una pentola alta. Aggiungete l’aglio tagliato a fettine sottilissime e la cipolla affettata e lasciate rosolare pochi minuti, o fino a quando la cipolla comincerà a diventare trasparente.

Aggiungete le carote e l’acqua e portate a bollore. Abbassate il fuoco e lasciate sobbollire piano per una mezz’oretta o fino a quando le carote saranno tenere, ma non molli, e l’acqua si sarà asciugata quanto volete (a seconda se desiderate una minestra più o meno brodosa).

Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare per qualche minuto, poi frullate con il minipimer e aggiungete il succo di limone; potete scegliere se ridurre il tutto a purea oppure lasciare dei pezzetti, io ho scelto la seconda chance.

Cominciate ad aggiungere il sale un po’ alla volta, assaggiando ogni volta. Smettete di aggiungerne quando vi accorgerete che il sapore delle carote viene fuori e diventa armonioso. Mettete nei piatti e guarnite con un filo d’olio a crudo, l’origano tritato e il peperoncino tritato, se vi piace.