Eccomi qui con il primo post della nostra rubrica. Ho pensato che siccome siamo in estate e quindi sommersi dai pomodori, e siccome tra qualche mese questi frutti della terra ci mancheranno moltissimo, la cosa più urgente di cui avrei dovuto parlarvi era la famosa “conserva” per l’inverno.

Sono certo che il novanta per cento di voi avrà già provato a imbarattolare i pomodori, o almeno avranno visto parenti o amici immersi nella preparazione di quest’oro mangereccio. Ma ripassare non farà male, e il procedimento che vi offro è quello che ho perfezionato nel tempo, il più veloce e sicuro possibile e quello che restituisce i pomodori nella condizione migliore all’uscita dai barattoli.
Ovviamente per me il miglior pomodoro da usare per quanto mi riguarda è il San Marzano, perché è dolcissimo e carnoso, ma io sono di parte perché amo svisceratamente la mia terra. Potete usare vari tipi di pomodori (alcuni sono più adatti di altri); se avete dubbi chiedete qui nei commenti e vi dirò.

I pomodori possono essere conservati interi (i cosiddetti pelati), a pezzettoni o passati. In tutti i casi la prima cosa che dovete fare è controllare che siano tutti ben maturi (guardate se attorno all’attaccatura del peduncolo c’è un alone giallo: se c’è il pomodoro ha bisogno ancora di qualche giorno, se invece è rosso può essere usato subito. In ogni caso quando comperate i pomodori lasciateli sempre un paio di giorni stesi al fresco (non al sole, altrimenti marciranno!) in casa su un telo di cotone. In questo modo si “assesteranno” e assumeranno un sapore più dolce e rotondo. Se sono molto maturi basta anche un giorno solo, se invece hanno ancora qualche zona gialla o duretta lasciateli riposare anche una settimana.

*Non* comprate pomodori acerbi sperando che maturino sul tavolo di casa: probabilmente riuscirete a fargli prendere colore, ma il sapore lo prendono dalla pianta; finireste per avere una conserva poco saporita.

Tenete conto che di solito dalle parti nostre i giorni migliori in assoluto per cogliere i pomodori sono quelli che vanno dal 10 al 20 agosto. Prima di questa data i pomodori rischiano di essere un po’ acidi, dopo troppo maturi. Le aziende di solito si litigano i pomodori colti nell’arco di questi dieci giorni, quindi cercate di arrivare presto al campo del vostro contadino preferito se volete trovarli :-)
Tanto per il gusto di saperlo, il pomodoro fresco di giornata ha l’attaccatura verde. Se il colore invece è marroncino è stato sicuramente colto già da 4 o 5 giorni.

Quando aprite i pomodori, se avete la fortuna di averne di antichi, conservate un po’ di semi. Vi basterà farli essiccare al sole e poi conservarli in bustine; a marzo e aprile potrete provare a riseminarli.

Per finire, due parole sulla sterilizzazione dei barattoli. Accendete il forno a 70°C, attendete che arrivi a temperatura, posizionate i barattoli precedentemente lavati sulla griglia e lasciateceli per una mezz’oretta. In alternativa potete anche metterli in acqua bollente per una ventina di minuti, ma in questo caso dopo dovrete farli sgocciolare e asciugare bene all’aria (a testa in giù su uno strofinaccio pulito non lavato con detersivo).
Bene, mi sembra di aver fatto tutte le premesse che mi sono venute in mente, passiamo quindi all’azione.
Ingredienti:
Pomodori maturi quanti ne riuscite a trovare
alcuni spicchi d’aglio
sale marino integrale
un bel po’ di basilico fresco in foglie

Lavate i pomodori, praticategli un taglio a croce sulla parte superiore, e tuffateli per un minuto in un pentolone di acqua bollente.

Tirateli fuori, metteteli su un panno di cotone e cominciate a sbucciarli ancora caldi. In questo modo la buccia verrà via molto facilmente.
A questo punto potete decidere di preparare la passata (passando i pomodori al passaverdure), una polpa di pomodoro (tagliando ogni pomodoro in 4 o 6 pezzi) o semplicemente dei pomodori pelati (ottimi per il ragù). Negli ultimi due casi dovete però passare una piccola parte dei pomodori (ogni 4 o 5 pomodori potete passarne uno) con il passaverdure, perché rimangano immersi nel loro succo (vi sarà utile quando in inverno cucinerete le vostre salse perché non avrete bisogno di aggiungere acqua).

Potete lasciare tutto al naturale e invasettare così, oppure aggiungere tra un pomodoro e l’altro qualche foglia di basilico ben lavato, mezzo spicchio di aglio (intero o a pezzetti) per barattolo (togliendogli prima l’anima perché potrebbe dar luogo a fermentazioni). Per chiudere ed essere sicuri che il pomodoro non fermenti spolverate la superficie con un cucchiaino di sale marino integrale (anche nel caso in cui li lasciate al naturale).
Mettete sul fuoco una grande pentola piena d’acqua, con un canovaccio (o un telo di iuta) posizionato sul fondo. Appoggiate sul fondo i vasetti distesi, poi fate un altro strato con un altro telo di iuta e altri vasetti e così via. Sull’ultimo strato di vasetti mettete un ultimo telo di iuta. Riempite la pentola d’acqua, e sopra al tutto posizionate delle patate belle grosse per schiacciare tutto verso il basso. Quando l’acqua sarà calda (50°-60°C) abbassate molto la fiamma fino a portarla al minimo per non rischiare di rompere i vasetti. Quando le patate saranno cotte toglietele, richiudete di nuovo con il coperchio e lasciate riposare il tutto fino a quando sarà freddo (ci vorrà tutta la notte).
Il giorno dopo pescate i vostri vasetti, asciugateli bene e stoccateli in un posto fresco (una cantina sarebbe ottimale).
Quest’ultima cosa non bisogna farla con i vasetti di marmellata (meglio bollirli e poi toglierli molto delicatamente dalla pentola quando l’acqua è ancora calda) perché andrebbero incontro a fermentazione per via dello zucchero che contengono. La conserva di pomodori non corre questo rischio, anche grazie al sale che avrete aggiunto prima di chiudere i barattoli.