Eccomi eccomi! Ed eccovi la seconda parte di Principini e Principesse; l’applicazione pratica di quanto già annunciato nel mio ultimo post. Quando si parla di svezzamento gli interessati in primis sono le neo-mamme e i neo-papà; se non avete figli però leggete lo stesso: capirete il perché di alcune fissazioni alimentari.
svezzamento
Per iniziare vi dò tre dritte fondamentali per dribblare gli errori più comuni che si possono fare nel corso dello svezzamento.
Prima regola: il cibo e le emozioni sono legati l’uno all’altro per tutta la vita.
Seconda regola: la semplicità è uno degli insegnanti sulla via del “buongustaio-stile-pastonudo”.
Terza regola: l’espressione “cibo allergizzante” va cancellata dal vocabolario delle vostre conoscenze.
Ciò che conta veramente, se si ha intenzione di scegliere per i propri piccini la via del cibo saporito e semplicemente salutare, è proporre loro alimenti di stagione che crescono sotto il vero cielo e dentro la vera terra (meglio ancora se bio/biodinamici) e mai nulla che esca da un vasetto (nemmeno bio). Sarò un po’ dura, ma nella mia esperienza appare chiaramente che i bambini che non vengono svezzati a suon di vasetti e cibo industriale cosiddetto “specifico per l’infanzia” non cadranno in seguito nelle trappole del fast food con tanto di aromi e ingannatori del palato.
Una preparazione semplice e geniale da tenere sempre pronta in casa è ovviamente il brodo vegetale home made: dovrete usare vegetali di stagione senza foglie (la foglia va molto più facilmente in fermentazione e quindi facilita gas intestinali e colichette); potrete utilizzare per esempio il gambo della bietola ma non la foglia. Vanno molto bene carote, zucca, sedano, finocchi, patate e anche (cominciando con poca alla volta) la cipolla, ortaggio sanissimo ricco di funzioni stimolanti per il fegato (contiene zolfo) e l’intestino.
Vi consiglio di mettere insieme 3-5 tipi di verdure in parti uguali e cuocere il tutto per circa 40 minuti a fuoco lento in modo che tutti minerali vengano estratti; dovrete poi filtrare e *buttare* le verdure (nel compost ovviamente). Quest’ultima operazione è fondamentale: non date *mai* le verdure cotte del brodo al bambino. Il motivo è logico quanto semplice: provate ad assaggiarne una, ad esempio un pezzo di carota: saprà di sedano. Il sedano magari saprà un po’ di finocchio e così via. Le verdure hanno perso il loro meraviglioso *carattere*.
All’inizio i bimbi magari le mangeranno, poi da un giorno all’altro le rifiuteranno in toto, perché hanno tutte il medesimo sapore: in questo modo vi sarete letteralmente giocate la carta delle verdure.

Come poi vi ho già detto non amo per nulla la classica prescrizione pediatrica che si esprime nella miscellanea di brodo + cereali + carne + parmigiano + olio. Questo mix sarà sempre un pasto *acido* (carne, parmigiano e cereali sono cibi acidificanti) quindi questo tipo di pappe provoca disbiosi intestinale, gonfiori e perfino rigurgiti. Senza contare poi che il gusto è sempre uguale, quindi facilmente stancante.

Molte mamme mescolano alla pappa autentiche montagnette di parmigiano e il nostro rampollo apre bocca; e ci credo, con tutto il sale che contiene il parmigiano (che non dovrebbe essere confuso con la saliera)!!!
Se vi accorgete che il bambino esige cibi più salati è giunta l’ora di aggiungere un po’ di sale *vero* (cioè marino integrale) che al giusto dosaggio non copre mai, ma al contrario esalta i sapori dei buonissimi cibi proposti.
A questo proposito mi viene in mente un trucchetto molto interessante per guidare il vostro pargolo sulla strada giusta: provate a dargli le verdure schiacciate o a pezzettini, cotte al vapore con sale e olio d’oliva: vi ritroverete con un piccolo divoratore di verdure :-) ovvio no!!? abbiamo appena applicato un imprinting. L’uomo *nasce* con la fame per il sale, che non a caso ha la stessa radice etimologica di Salute (per i super-curiosi: il liquido amniotico della mamma gravida è salato).
Bando alle chiacchiere: passando a cose pratiche, eccovi qualche esempio di pappe salate e dolci, che potrà esservi molto utile nei momenti di indecisione :-) Premetto che consiglio le proteine animali dai 4-6 denti in poi: i denti segnalano la maturazione intestinale per le proteine animali, che altrimenti creano parecchie putrefazioni intestinali che poi di riflesso portano infiammazioni della gola e delle tonsille.
Pappa salata primo tipo (ideale a pranzo)
base: brodo vegetale
+ una o due verdure “farinose” tipo patata, carota, zucca, finocchio;
+ lenticchie decorticate o legumi passati oppure carne fresca macinata da cortile (per esempio pollo o coniglio) oppure pesce azzurro
+ olio d’oliva extravergine bio (o olio di girasole, sempre extravergine bio);
Pappa salata secondo tipo (ideale a cena)
base: brodo vegetale
+ cereale a scelta (qui potete usare inizialmente anche le farine precotte bio per bambini);
+ una o due verdure (cotte a vapore);
+ olio d’oliva extravergine bio leggero (o olio di girasole, sempre extravergine bio);
+ parmigiano stravecchio (36mesi), che non contiene praticamente più lattosio.
Pappa dolce (perfetta a colazione o a merenda e occasionalmente a cena)
base: latte vegetale (riso o mandorle);
+ cereali misti bio, tipo Muesli (cereali con frutta secca);
+ condimento: frutta cotta oppure grattugiata cruda;
+ yogurt intero di capra (facoltativo);
+ malto di orzo o riso.
Nota: la pappa dolce sostituisce il terribile “biberon di latte” – pessima abitudine, anticamera della “colazione-fast”; una pappa densa da masticare invece abitua stomaco e denti a colazioni molto più sane, tipo pane-burro-marmellata. Infatti non è un caso che in Italia si segue spesso una scala super classica: seno – biberon – caffè (beh, giusto tralasciando la fase dove pucciate i biscotti nel latte).
Con queste tre ricette-base potete creare tantissime varianti stagionali :-)