Ho appena scoperto che gli editori lavorano tantissimo a gennaio!! Ho già avuto due contatti per due libri diversi, e a parte la soddisfazione di sapere che qualcuno è interessato alle mie ricette o a quello che penso, il mio stato d’animo attuale è del tipo “aiuto non ce la farò mai” o.O
bistecca di cavolfiore
Sì perché a meno che non hai un libro pronto nel cassetto per ogni evenienza, la richiesta è che consegni i manoscritti a metà marzo o.O Metà marzo. Praticamente dovrei trasformarmi in una suora di clausura per quaranta giorni, e già zac dice che se avessi l’ergastolo ma con biblioteca e internet a disposizione non mi accorgerei nemmeno del cambiamento; così rischio il monastero tibetano!

Vabbeh su in qualche modo farò (ihihih la mia scappatoia classica quando devo affrontare le cose), intanto però devo farvi vedere questa ricetta buonissima, vegetarianissima, super saporita e, cosa che non guasta mai, insolita e particolare. Come sempre niente verdure mosce in casa zac, che non le sopporto proprio (ma voi ce l’avete un marito che vi supplica di preparargli il cavolo bollito/sfatto!? Ma si può!? oh, non sono mai contenti questi mariti!).

La “bistecca” di cavolfiore l’avevo già vista varie volte, e pure provata, senza grandi soddisfazioni; la ricetta che ho provato stavolta però è stata risolutiva perché prevedeva un’upgrade molto interessante, utilizzabile tra l’altro anche separatamente, come pesto alternativo al solito (buonissimo eh) basilico-pinoli-parmigiano, e variamente interpretabile e modificabile a piacere.
cavolo nero toscano
In questo periodo sto ricevendo un bel po’ di cavolfiori dalle Spinose che ben sapete, e siccome li amo molto (a differenza dei broccoli romaneschi, che chissà perché, nonostante la frattalesca bellezza mi fanno bleah), e siccome non sia mai faccio lo stesso piatto due volte, sto sperimentando un bel po’ con il suddetto.
Un questo caso si tratta semplicemente di ricavare due fettone di cavolfiore e cuocerle in una padella di ferro o di ghisa, proprio tipo bistecca, e poi adagiarle su un pesto saporitissimo (non avrei mai detto) a base di cavolo nero. Nel post che vi ho linkato in realtà il cavolfiore viene prima leggermente stufato; io ho saltato questo passaggio coprendo il cavolfiore in cottura (quindi si è cotto un pochino grazie al suo stesso vapore), ma se non amate il cavolo poco cotto provate a cuocerlo al vapore 7/8 minuti, come dice l’autrice dell’articolo.
bistecca di cavolfiore
Comunque, se non avevate mai considerato il cavolo crudo, sappiate che anche la Bioterapia nutrizionale lo contempla nel suo librone, marinato con sale e condito con mollica di pane, aceto, aglio, capperi e altre cose buone, per trattare addirittura l’ipotiroidismo e la nausea nei pazienti in chemioterapia.
bistecca di cavolfiore
Per il resto è una ricetta facile, veloce, sana, che non lascia puzza in cucina (non amo l’odore dei cavoli bolliti!) e che vi permette di utilizzare il gambone del cavolfiore, che non si sa mai cosa farci. E poi vi restano tutti i fiori di cavolfiore in più per fare altre cose tipo questa, questa o altre che sto testando in questi giorni e che vi sottoporrò presto :-9

Ingredienti:
1 cavolfiore medio
1 piccolo cavolo nero
50 grammi di semi di zucca tostati
1 spicchio d’aglio
50 grammi di Parmigiano reggiano
1 cucchiaio di succo di limone
mezzo cucchiaino di sale marino integrale
sale di Maldon
50 grammi di olio extravergine d’oliva
1 cucchiaio di acqua

Per prima cosa mettete a scaldare sul fuoco la vostra bella padella di ferro, deve diventare molto calda.
Intanto preparate il pesto, che è una cosa facilissima: mettete le foglie di cavolo nero (che avrete privato delle coste), il parmigiano (a cubetti), il succo di limone, il sale integrale e i semi di zucca nella ciotola del frullatore a immersione e frullate fino a quando non sarà tutto ben tritato (attenzione a non scaldare troppo il tutto). Sempre continuando a frullare, aggiungete l’olio a filo e il cucchiaio di acqua. Mettete da parte e non cominciate ad assaggiare perché è talmente buono che non riuscireste a fermarvi (tanto ne avanzerà un po’). Io vi ho avvertito!
Adesso passate al cavolfiore: tagliatelo esattamente a metà nel senso dell’altezza e ricavate dalle due metà due belle fette di un centimetro e mezzo di spessore; il resto del cavolfiore mettetelo da parte per usarlo per un’altra ricetta, non è possibile ricavarne altre fette perché come dicevo sopra non si tengono insieme senza gambi!
Se le preferite morbide, stufate le fette qualche minuto a vapore, altrimenti ungetele leggermente con un po’ d’olio da entrambi i lati, e quando la padella sarà ben calda adagiatecele sopra tipo bistecca.
Lasciatele cuocere un po’ (se non le avete stufate copritele con un coperchio per qualche minuto), fino a quando non saranno belle grigliate, poi giratele (una volta sola, come si fa con le bistecche) e cuocetele dall’altro lato, fino a quando vi sembreranno masticabili e appetitose :-)
Mettete un paio di cucchiai di pesto su ognuno dei due piatti, spalmatelo un po’ e adagiateci sopra le fette di cavolfiore. Servite caldo!!! Yum!