Quando si mangia biologico alcune cose considerate normali diventano complicate. È il prezzo da pagare per sentirsi sempre bene, per avere un sistema immunitario combattivo, per avere coscienza di quello che ci accade momento per momento e poter così reagire adeguatamente – nella stragrande maggioranza dei casi con rimedi dolci e naturali.
mangiare fuori
Vi sembra un prezzo alto? Per me vale la pena di pagarlo. Le obiezioni che sento fare più spesso alla scelta di nutrirsi in modo sano sono: “io mangio ciò che voglio e sto benissimo” oppure “non voglio cominciare a mangiare biologico, altrimenti quando mangio convenzionale mi sento male”. Spero che le righe che seguono possano gettare un po’ di luce su queste argomentazioni.
Se la propria alimentazione è totalmente priva di additivi, pesticidi e quant’altro non sia cibo, appena si assume qualcosa di potenzialmente nocivo ci si sente subito male. A differenza di quanto si possa pensare, questo è un segnale molto positivo: vuol dire che il nostro organismo sta cercando di espellere immediatamente quelli che considera veleni attraverso l’intestino (diarrea), la pelle (brufoli, prurito, arrossamenti, desquamazione), o altre vie escretrici, a seconda dell’organo emuntore, che varia da persona a persona.

Bisognerebbe invece preoccuparsi quando si assumono sostanze nocive e non si ha (apparentemente) alcuna reazione; vuol dire che il nostro corpo è talmente congestionato che invece di espellere i veleni preferisce stoccarli nei depositi di grasso, in alcuni organi o nelle articolazioni, in attesa del momento propizio per liberarsene. Questo succede perché, in presenza di una grande quantità di sostanze nocive, se il nostro organismo tentasse di espellerle tutte insieme questo sarebbe pericoloso per la nostra salute, in alcuni casi addirittura fatale.

Quindi perdere peso molto velocemente, oltre ad avere effetti solo temporanei sulla linea, può diventare pericoloso: l’organismo è costretto a rimettere in circolo il grasso di riserva, e con esso tutte le scorie nocive stoccate, scatenando violente reazioni.
Esiste però un limite fisico di veleni che il nostro corpo può sopportare e stoccare, oltre il quale il nostro organismo si ammala (magari improvvisamente – ma tanto ormai ci hanno convinti che le malattie ci cadano in testa casualmente); anche il sistema immunitario comincia a indebolirsi e non riesce più a difenderci come dovrebbe. Ecco perché dire “mangio ciò che voglio e sto sempre bene” non è un buon argomento; fateci caso, le persone che fanno questa affermazione spesso sono piene di piccoli acciacchi ai quali non danno ascolto, o nel migliore dei casi hanno quei cinque o sei chili in più che non riescono a smaltire neanche con la più severa delle diete. Ma tanto c’è la pillola per digerire, la pastiglia per il mal di testa, le capsule per sgonfiarsi… e magari il nostro povero organismo congestionato ricomincerebbe a funzionare se solo gliene fosse data la possibilità.
Diventa quasi impossibile per chi mangia biologico anche solo andare a pranzo o a cena fuori; ma pure al bar, a prendere un aperitivo, in enoteca, insomma tutte quelle occasioni sociali che rendono la vita degna di essere vissuta, in compagnia delle persone che ci sono care e con le quali ci troviamo a nostro agio. Io e zac amiamo molto mangiare fuori, ma sono anni che non lo facciamo, o lo facciamo sporadicamente, perché quelle poche volte che capita finiamo sempre per sentirci male, o comunque appesantiti o con un vago senso di intossicazione.
Ecco perché ho pensato di inaugurare una nuova rubrica per segnalarvi quelle oasi dove potete rilassarvi, e mangiare e bere senza star male; saranno solo posti dove andrò personalmente, e proverò sulla mia pelle l’effetto di ciò che avrò mangiato.
Visiterò preferibilmente locali che posseggono la certificazione IMC. L’Istituto Mediterraneo di Certificazione è un ente indipendente molto serio, che ha progettato uno schema di certificazione per la ristorazione di qualità denominato “Conosci il tuo pasto”. A parte controllare la gestione igienico sanitaria dei locali, garantire che i prodotti utilizzati siano certificati (bio, Dop e Igp), e che non siano presenti alimenti a base di OGM, l’IMC assegna agli esercizi esaminati uno, due o tre galletti a seconda del numero, dell’importanza e della qualità dei prodotti certificati.

Aggiornamento:
Gennaio 2016:
Con il senno di poi, nel tempo ho abbandonato (un paio di anni dopo questo vecchio post) il proposito di visitare solo locali “certificati” per tutti i motivi di cui vi parlo sempre sul blog, tra cui il fatto che esistono molti ristoranti non certificati, dove però si mangia cucina più naturale rispetto a quella certificata. E ultimo ma non ultimo, da quando il pasto nudo è diventato un’associazione non profit, una delle nostre più grandi ambizioni è fare in modo che tutti riescano a capire qual è il posto giusto dove mangiare sapendo quali domande porre (e soprattutto porsi!). Vale a dire, essere consapevoli, in ogni senso :-)