Uno dei più bei ricordi mangerecci della mia infanzia risale ai giorni di Santo Stefano; ogni anno aspettavo il 26 con una certa trepidazione, e solo per mangiare la minestra di gallina e verdure che mia madre preparava, in perfetta linea con la tradizione napoletana.

ricette con il cappone

Guarda caso il giorno di Natale mi sono ritrovata con un bel cappone felice che abbiamo comprato da Re Desiderio, e il dilemma di come prepararlo per il pranzo in famiglia allargata.

Avevo un sacco di idee tipo farcirlo ad esempio con castagne e mele, dargli una cucita e infornarlo; però volevo rimanere sulla strada sterrata di campagna della decrescita, magari con un occhio agli insegnamenti bioterapici, quindi non mischiare proteine (cosa che rallenta il metabolismo, quindi nel mio caso pure pure… però rende anche la digestione un bel po’ più pesante).

E così è finita che il cappone ha fatto un bel bagnetto in una pentola gigantesca, insieme ad un quasi “mazzetto” (a Napoli si chiamano così le verdure per il brodo, che vengono vendute già tagliate e legate assieme in un bel mazzetto, appunto). Quasi mazzetto perché le carote non ce le avevo e ci ho messo dei meravigliosi pomodorini (lo soooooo non è stagione, ma semel in anno licet insanire, e poi *questi* sono siciliani di serra ed erano troppo belli per non dargli una possibilità; si chiamano Zebrino, Caprese, Summerson, e Santorange, e il signore che li produce si chiama Salvo Modica e si trova a Comiso; spero un giorno di riuscirvene a parlare più approfonditamente.

Il brodo poi l’ho servito con canederli di magro, e gran parte del cappone invece marinato in olio, aceto di riso e altre cosucce varie che un giorno vi racconterò (mai sentito parlare del tonno di cappone?).

Insomma fatto sta che il 26 mi sono ritrovata con un bel po’ di avanzi sotto forma di brodo e carne di cappone, e avevo nel cassetto della verdura un bellissimo mazzo di cicoria tenera tenera. La trasformazione in minestra maritata riveduta e corretta (quella originale contempla l’orecchio del maiale, tra l’altro) è stata un attimo. E anche la mia felicità, sia emotiva che fisica :-)

Tenete conto che per mettere la cicoria nel brodo vi deve veramente piacere il sapore amaro. Il brodo lo esalta e lo spegne nello stesso tempo. In famiglia lo adoriamo, compresa la pulcina. Lei la cicoria la mangia saltata prendendola con le manine direttamente dalla padella (tiepida!), fin da quando aveva tipo un’anno. Se non siete di questo avviso, sostituite tranquillamente la cicoria con la scarola, o con qualunque altra erba di vostro gusto. Pare che a Napoli si usasse un certo cavolo riccio, o cavolo greco, dal sapore simile a quello dei friarielli (i miei amati friarielli, sigh! non si trovano nella capitale).

Di tutta la parte edule delle feste questa è sicuramente quella che mi fa più piacere condividere con voi. Per me sicuramente quella che ha più significato di tutte. E l’occasione per augurare a tutti voi un meraviglioso anno nuovo, durante il quale incamminarci tutti sulla strada di una serena e intelligente decrescita. Perché il 2011 sia un anno migliore davvero per tutti, e per tutto ciò che possiede energia vitale.

Ingredienti:
brodo di cappone*
scarti di carne di cappone
un mazzo di cicoria giovane
100 grammi di farro perlato
qualche cucchiaio di parmigiano grattugiato
sale integrale
acqua, pura

*Il modo perfetto per prepararlo lo trovate qui, basta sostituire il pollo con un cappone felice – o una bella gallina felice).

La ricetta più semplice (e riposante, che dopo la lunga ai fornelli dei giorni precedenti non è poco) che si può concepire: mettete il brodo a scaldare sul fuoco (se è troppo lento lasciatelo bollire fino a quando non ha il sapore giusto); quando bolle aggiungete i pezzetti di cappone e il farro; dopo dieci-quindici minuti (il farro è cotto in una ventina di minuti) aggiungete la cicoria lavata e tagliata a coltello grossolanamente. A me la cicoria piace cotta pochissimo, voi regolatevi con il tempo a seconda dei vostri gusti; per me dopo 5 minuti di cottura dall’avvento della suddetta la minestra è pronta :-)

alate, spolverate con il parmigiano e servite a tavola fumante; se vi piace, aggiungete il canonico cucchiaio di vino rosso, e peperoncino quanto ve ne piace. Una cosa indimenticabile :-) Buon anno!