Ormai dovreste saperlo che non dovete provocarmi! Perché quando tanti di voi mi dicono ma perché non fai un corso di fotografia di cibo io poi ci penso di notte, anche se non voglio, e mi sveglio al mattino con le soluzioni ai problemi (capita anche a voi? L’inconscio fa miracoli!).

Il problema è che io non sono proprio per niente brava a fotografare. Noooo vi prego non mi tirate pomodori marci che sono pure fuori stagione! È tutto vero, ve lo posso assicurare (chiedete a zac!), io di mio ci metto solo l’inquadratura, poi tecnicamente sono una pip… ehm volevo dire un disastro. Indi per cui mi è venuta all’improvviso un’ideona geniale per prendere due piccioni con una fava. Dovete sapere che per postprodurre le foto del pastonudolibro mi sono affidata a un mio carissimo amico, visto che una cosa sono gli scatti che si fanno per il web, ben diverso invece è quando gli stessi scatti devono finire sulla carta stampata. In questo secondo caso le foto devono essere non perfette, di più.
Il succitato signore, il cui nome di battesimo è Andrea ma il cui vero nome è mostrodellatecnologia, oltre ad essere un grafico pazzesco con il quale lavoriamo spesso, è anche un appassionato di fotografia e un esperto di fotoritocco, e grazie alla sottoscritta (che chiede consigli spesso e volentieri) molto addentrato soprattutto nelle foto di food.
Se ben ricordate ve ne avevo parlato qui, ma allora lui era in Florida, adesso invece è in Italia e sta lavorando molto proprio nel settore della fotografia.

Insomma, ho pensato, chi potrebbe tenere una bella rubrica sul pasto nudo sull’argomento fotografia e cibo, che spieghi tutte le tecniche e i segreti ma in modo semplicissimo, e sia però anche in grado di rispondere alle domande degli “avanzati”, o di chi qualcosa già ne capisce? E dal quale possa imparare anch’io, che ne ho taaaanto bisogno povera me refrattaria a tutto ciò che è tecnico?

Ma Andrea!!! Ovvio!! Da lì a chiamarlo e a convincerlo con svariati argomenti che non vi sto qui a dire (ma che comprendevano la fornitura di dolci sopraffini da qui al 2050, e a lui *piacciono* i dolci) è stato un attimo :-)
Bene, adesso che ve l’ho presentato passo la parola a lui medesimo, così vi dice come ha pensato di strutturare la rubrica e di cosa vi parlerà. Io come al solito mi metto sul trespolo e ascolto deliziata (tanto domattina avrò dimenticato tutto).

Le sue telefonate tipo cominciano più o meno così: “Visto che sei il mago del computer mi spieghi come si fa questo e quell’altro?” Il “mago del computer”? o_O Se lo racconto ai miei amici Donna Barbuta, Clown Gino e Uomo Proiettile, si sbellicano dalle risate :-D
Scherzi a parte, chiunque che mi veda passare al computer tutte le ore che ci passo, automaticamente pensa che conosca ogni cosa sull’argomento, indipendentemente dal motivo per cui lo uso. Traslando: se girassi tutto il giorno a fare fotografie, automaticamente sarei un fotografo.

Se posseggo una macchina fotografica allora sono “fotografo”; se la macchina è costosa sono “più fotografo”, se la macchina è meno costosa sono “meno fotografo”. Si potrebbe dedurne che il mezzo fa il professionista. Beh, io credo le cose non stiano proprio così.
Considero la fotografia un’arte. Un’alchimia che nasce dalla fusione tra lo strumento che si usa e la propria creatività. A volte la creatività rimpiazza anche un’assoluta mancanza di conoscenza tecnica (come nel caso di izn n.d.r.), ma spesso la mancanza di quest’ultima diventa un frustrante limite della creatività stessa.
Perdonatemi, prima di andare avanti mi presento: Andrea, romano, 44enne, grafico e fotografo. Una passione fin da piccolo per il disegno, le immagini, la fotografia. Gli studi tutti orientati più o meno su questi argomenti, con deviazioni verso la matematica e la tecnologia. Fatto!

Perché questa rubrica? Perché vedo tante belle foto in giro (e non solo di cibo), ma quando chiedo a chi le ha realizzate qualche informazione su quello scatto mi ritrovo io a dover spiegare all’autore come mai la sua foto è venuta in un modo piuttosto che in un altro.
Leggo molto di fotografia, è un po’ una mania; trovo spesso su internet articoli che inizialmente sono interessanti ma che improvvisamente a metà pagina si trasformano in ghirigori di formule matematiche spiazzanti. Mi son sempre detto: cavolo, eppure questa cosa si poteva dire così… è anche vero che, delle volte, i concetti da spiegare non sono proprio ovvii (in fondo si parla di ottica), ma credo che senza banalizzare l’argomento, si possano dare indicazioni importanti in maniera leggera e divertente (e mi viene in mente Zichichi fatto da Crozza).
La macchina fotografica (qualsiasi essa sia) è uno strumento “creativo”. Limitarsi a spingere il pulsantino di scatto è un gesto che va bene per fermare un ricordo, ma qui sul pasto nudo vorrei cercare di fare qualcosa di più.
Metterò in grado ognuno di voi di realizzare scatti fotografici attraenti, luminosi e appetitosi anche senza possedere macchine fotografiche stratosferiche, ma anzi con attrezzature assolutamente basiche (e meno costose possibile).
Ci confronteremo nei commenti su come proporre un piatto ai lettori del vostro blog, su come dare la possibilità a chi lo guarda attraverso il monitor di sentirne il profumo e di avere la voglia di provare a cucinarlo.
Parleremo di com’è fatto lo strumento che abbiamo a disposizione e dei vari accessori che possono aiutarci; delle regole che vanno applicate a un’inquadratura; impareremo che prima di imparare a scattare dobbiamo imparare a guardare: basta con gli hard disk che straripano di piatti che quando li avete preparati erano super appetitosi, e da fotografati sembrano tristissimi e vi fanno passare la voglia di condividere le vostre creazioni.
E dopo aver realizzato gli scatti vi spiegherò come ottimizzarli con i più comuni programmi di fotoritocco, in modo semplice e chiaro.
Mò basta, il sermone è finito! Cominciamo a lavorare.
Ci vediamo molto presto :-)