Questi biscottini di semola mi avevano già colpita molto esteticamente alla prima occhiata; poi, quando ho letto che erano marocchini non ho proprio potuto esimermi dal provare a farli.

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Attorno ai diciott’anni ho passato momenti stupendi della mia vita tra la Tunisia e il Marocco, e tutto ciò che riguarda queste regioni e comunque l’Africa in generale ha un certo ascendente su di me. Questi dolcetti hanno una texture molto particolare, alcuni li avvicinano ai pavesini, ma sono meno leggeri e più sostanziosi. Sono piuttosto dolci, croccanti e un po’ sabbiosi, si avverte bene la semola di grano duro.

Rispetto alla ricetta originale, che ho trovato sullo Spazio di staximo, ho usato un solo tipo di zucchero a velo (eliminando quello vanigliato) e ho aggiunto la vaniglia “vera”. Inoltre non avevo l’olio di arachidi e così ho usato il preziosissimo olio di mandorle (alimentare) che uso per il bagnetto della minizac.

Sono venuti fuori dei dolcetti molto adatti da sgranocchiare con un tè o un caffè; non sono i soliti biscotti, a me sono piaciuti (e anche a zac e alla piccola), però non li metterei nell’olimpo delle cose che preferisco; sono di quelle cose che ti fanno dire: “non ho capito se mi piace, dammene un altro; un altro… un altro…”.

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Sono molto facili da preparare, a parte un po’ la fase della rotolatura nello zucchero a velo: le palline devono essere ben ricoperte (guardate la foto) per avere l’effetto craquelé caratteristico di questi dolcetti. Se l’impasto è troppo appiccicoso per maneggiarlo, aiutatevi spolverando le mani con lo zucchero a velo.

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Teneteli bene d’occhio verso la fine della cottura perché a differenza dei soliti biscotti non devono colorirsi; dentro devono rimanere abbastanza umidi altrimenti rischiano di indurirsi.

Ingredienti:
200 grammi di semola rimacinata di grano duro
100 grammi di zucchero a velo
1 pizzico di polvere di vaniglia
20 grammi di burro
22 grammi di olio di mandorle
1 uovo
1 cucchiaino raso di polvere lievitante
1 pizzico di sale marino integrale
zucchero a velo per la copertura

Scaldate il burro e l’olio di mandorle a fuoco molto dolce fino a che il burro non si sarà sciolto quasi tutto, poi spegnete subito così il burro finirà di sciogliersi nell’olio senza cuocersi.

Montate le uova con lo zucchero a velo (io l’ho fatto frullando lo zucchero grezzo) fino a quando non saranno bianche e spumose. Aggiungete il miscuglio di olio e burro e montate ancora per un minuto. Unite la semola, il sale e il lievito. Lasciate riposare l’impasto in frigo almeno per un’ora (io ce l’ho lasciato tutta la notte).

Preriscaldate il forno a 170°C. Foderate la leccarda del forno con la carta forno e mettete qualche cucchiaio di zucchero a velo in un piatto. Prendete l’impasto e ricavatene delle palline grandi come una noce. schiacciatele leggermente ai poli e poi rotolatele generosamente nello zucchero a velo.

Infornate nel ripiano medio per un quarto d’ora-venti minuti; saranno pronti quando si saranno formate le crepe. Si conservano bene anche per tre o quattro giorni.