La carne alla pizzaiola è un altro di quei piatti che adoro e che appartiene al ricettario della mamma e ai capitoli piacevoli della mia infanzia. Il procedimento normale per prepararla prevede una lunga cottura della carne nel pomodoro; la fettina, di manzo o di vitellone, dovrebbe quasi consumarsi nel sugo per essere bella morbida.

pizzaiola ricetta bioterapia

La regola per la cottura della carne immagino la conosciate tutti: o la cucinate pochissimo o tantissimo; normalmente con tutte le sfumature di mezzo otterrete una suola di scarpa. La bioterapia nutrizionale però bolla questa ricetta fantastica come indigesta (vi rimando ai motivi alla fine del post come al solito), e dètta la sua versione, che vi presento qui, e che secondo me è assolutamente l’uovo di colombo.

Cotta nel modo che vi sto per spiegare, la carne, oltre ad essere perfettamente digeribile, è morbidissima e saporita, il sugo molto dolce e profumato, insomma è la prova di ciò che cerco sempre di trasmettervi: non è necessario fare grandi sacrifici in cucina, si può mangiare qualsiasi cosa, basta apportare qualche piccola variazione, che spesso migliora anche la ricetta originale.

La bioterapia nutrizionale insegna che quando la carne viene sobbollita a lungo nel pomodoro, quest’ultimo ne destruttura le proteine e ne libera l’emoglobina, lasciando solo lo stroma. L’emoglobina liberata in questo modo diventa una proteina molto denaturata, e mette in seria difficoltà il fegato.

Cuocendo invece la carne per pochi minuti nell’olio, i tessuti della carne vengono attaccati scarsamente, e il pomodoro, aggiunto in un secondo momento, apporta sali e altri nutrienti che rendono questo piatto molto energizzante, e adatto per i giovani in crescita, per chi è inappetente in seguito a malattie infettive, per chi si è disidratato stando troppo tempo al sole o ha compiuto un lavoro muscolare sudando molto. La pizzaiola in questa versione rivisitata è invece controindicata dopo aver avuto la diarrea, perché stimolerebbe ulteriormente il transito intestinale.

Per quanto riguarda il taglio di carne utilizzata, io e zac amiamo molto la carne di seconda scelta; prima di tutto per motivi etici (non ci piace l’idea che un animale venga ucciso per due filetti e qualche bistecca, per ovvii motivi…) e poi proprio perché ci piace cambiare spesso, e quindi (quelle poche volte che ci concediamo la carne, da bravi flexitariani) spaziamo tra ossobuchi, punta di petto, ma anche fegato (rigorosamente bio!!!), cuore, lingua, altre frattaglie, e quando la troviamo non sbiancata, trippa.

Ingredienti:
1/2 chilo di pomodori San Marzano ben maturi
300 grammi di fettine di vitellone di seconda scelta
1 spicchio d’aglio
una bella manciata abbondante di origano fresco
olio extravergine d’oliva
sale marino integrale

Lavate i pomodori, tagliateli a pezzi grossolani e passateli nel passaverdure. Prendete una padella bella larga, copritene il fondo con un velo d’olio d’oliva, aggiungete uno spicchio d’aglio schiacciato e posizionatela sulla fiamma bassissima. L’aglio dovrà dorarsi molto lentamente, in modo da cedere all’olio tutto il suo olio essenziale. Quando vedrete che l’aglio ha assunto un colore dorato e appetitoso rimuovetelo e gettatelo.

Mettete immediatamente nella padella le fettine di carne; alzate leggermente la fiamma, dovranno cuocere uno o due minuti, appena vedete che la parte superiore ha perso l’aspetto crudo, ma non completamente (alcune parti dovrebbero rimanere rosa), giratele, aspettate ancora qualche secondo, poi toglietele cercando di scolare dentro la padella tutto il liquido che perderanno, e mettetele in un contenitore di vetro, chiudendo con un tappo o coprendo con un piatto rovesciato, in modo che si raffreddino il più lentamente possibile senza perdere l’umidità.

Riabbassate la fiamma al minimo e versate subito nella padella il passato di pomodori, insieme alla metà delle foglioline di origano fresche, tagliate finemente a coltello. Aggiustate di sale e lasciate cuocere pianissimo; la salsa sarà cotta quando l’olio si separerà dal pomodoro.

A questo punto rimettete le fettine di carne nel pomodoro, lasciatele insaporire ancora un minuto da una parte e uno dall’altra. Spegnete, adagiate un paio di fette di carne in ogni piatto, versateci sopra tanto tanto sugo, il resto dell’origano fresco, e, volendo, una spolverata di pepe bianco o di peperoncino. Servite con pane fresco appena sfornato!

p.s: zac, anche detto “the migliorator” perché come sapete ha sempre il consiglio ad hoc per migliorare qualsiasi cosa (non solo in campo culinario), suggerisce di mangiare la pizzaiola fredda in un panino. Non l’ho provata ancora, ma mi fido della sua lungimiranza…