Ieri mattina il tempo era veramente grigio; quel tipo di tempo che durante la mia infanzia mi faceva sentire la bambina più triste del mondo. Però almeno tirava scirocco, e la temperatura era decisamente amichevole, così sono uscita di casa con una certa fiducia per andare alla mia lezione di yoga.

tisana per la tosse

È stata un’altra occasione per ringraziare me stessa e la mia testardaggine per essere venuta ad abitare in campagna: il centro dove faccio yoga non solo si trova a dieci minuti da casa mia, ma è anche immerso nel verde, a tal punto che quando ho aperto lo sportello ho dovuto litigare con tutta una serie di fronde di ulivo che volevano entrare in macchina.

Quando vado lì entro in una dimensione di seraficità: c’è una bella differenza stare in una sala dove ognuna delle finestre guarda su un verde molto popolato, rispetto alle palestre a Roma, che sono molto spesso semi-interrate.

decotto per la tosse

Detto questo passo alla parte ricettosa di questo post. Ché mi sa che c’è un po’ di gente in questo preciso momento con un bel mal di gola e una gran tosse, e questa tisana della bioterapia funziona alla grande, tanto è vero che è l’unica cosa che ha fatto trascorrere a zac un intera notte senza tosse, dopo che aveva provato nell’ordine ad annegare in una boccetta di propoli, fare gli sciacqui di acqua e sale più rumorosi della storia e consumare compulsivamente fialette di acqua salina.

decotto per la tosse

Sembra una sciocchezza, un po’ di camomilla, buccia di limone e miele, ma sapete cosa vi dico? Provatela e poi mi direte. È una mano santa, insieme allo sciroppo di cipolla e alla tisana antibiotica che già conoscete.

tisana per la tosse

La camomilla secondo il librone di Fausto Aufiero è lenitiva e antispastica, e antinfiammatoria per il contenuto in azulene; la buccia del limone contiene degli importantissimi olii essenziali, e il miele è antibiotico e antivirale, oltre ad essere emolliente per le secrezioni bronchiali (quando ad esempio c’è quel catarro denso, che non si riesce ad espettorare e si rischia una sovrapposizione batterica). Quindi questo decotto oltre che per sedare la tosse stizzosa (non quella grassa) è adattissimo anche per le varie faringiti, faringo-tracheiti, broncospasmo e tutte quelle sindromi da raffreddamento che interessano l’apparato respiratorio.

Una cosa molto importante da ricordare è che quando ci si cura con metodi naturali bisogna imparare ad ascoltare molto bene il proprio corpo, e iniziare ad assumere i rimedi al primissimo sintomo – non ha molto senso (anche se funziona, ma ci vuole più tempo) sorseggiare una tisana del genere se già avete la febbre a 40, avete preso gli antibiotici e vi siete sfondati di quella roba sintomatica che si spruzza nel naso e vi toglie istantaneamente tutti i sintomi (lasciandovi però la malattia – senza che il corpo possa più parlarvi – non mi sembra un grande affare).

Inoltre meglio attaccare su più fronti: tutte le tisane disponibili, il vostro rimedio omeopatico personale, riposo a letto, pediluvio bollente con sale entro le ventiquattr’ore dall’infreddatura (e quando dico bollente vuol dire che le orecchie devono diventare rosse, vero Sabine???!!), e ri-po-so!!!! Toglietevi dalla testa questa cosa di andarvene in giro se non state bene, ché oltretutto diventate anche degli untori insospettabili, visto che avete fatto sparire i sintomi con i “medicinali da banco”(!!!).

Vabbeh. Anche oggi sono riuscita a rompere le scatole. Passo alla ricetta, prima che mi tiriate i pomodori marci sullo schermo (i pomodoriii!!! In questa stagione!!! Non ci provate neanche!) :-)

Ingredienti:
250 grammi d’acqua
un cucchiaino di fiori interi di camomilla
un limone con la faccia felice
un cucchiaio di miele non industriale (meglio se di eucaliptus)

Per prima cosa asportate tutta la buccia del limone con un coltellino e la santa pazienza (uno strumento misconosciuto che in cucina serve tantissimo), cercando di non prelevare anche il bianco che è amaro.

Mettetela in un pentolino con la camomilla e l’acqua fredda e portate il tutto a ebollizione a fiamma medio-bassa, poi lasciate bollire per tre o quattro minuti.

Filtrate il liquido (colino a maglie sottili o tessuto di garza, altrimenti vi ritrovate piccolissimi pezzettini di camomilla in giro per la tisana – cosa comunque non necessariamente sgradevole), aspettate che il decotto si intiepidisca un pochino (il miele perde le sue proprietà se viene scaldato oltre una certa temperatura – se non sbaglio oltre i 45°C) e scioglieteci dentro il miele.

Dovrete poi bere la tisana durante il giorno ogni quindici venti minuti o “alla comparsa dell’insulto della tosse”, come si fa con gli sciroppi per la tosse convenzionali.