Eccovela qua, la rubrica di cui vi avevo parlato e che vi aveva tanto incuriosito… a dire la verità la più curiosa ero io, anche perché ogni tanto avevo delle piccole anticipazioni da Elena… e voi lo sapete che effetto fa una piccola anticipazione a una persona fatta al 99% di curiosità (e all’uno per cento di izn), no?
cibi curativi
Ho avuto la fortuna di conoscere Elena al seminario di Matteo Giannattasio, di cui vi ho parlato un paio di mesi fa.
In mezzo a tutte quelle persone sconosciute, per lo più medici naturopati e bioterapeuti, io cercavo di farmi piccola piccola, guardando per terra e scrivendo più appunti possibile per non dover conversare con nessuno.
La timidezza è una pessima consigliera :-/
Mi ero addirittura portata dietro un olio essenziale per schermare le eventuali energie troppo intense, ché ho questo problema di non riuscire a chiudere le porte di ingresso neanche quando lo vorrei veramente. L’increscioso episodio è stato che il professor Giannattasio, che è un uomo incredibilmente socievole e dalla grande apertura mentale, nel momento in cui ho posto la prima delle imprescindibili domande che mi si erano affacciate in testa (e quando mi si affacciano quelle ci cadono, dalla finestra, ché si sporgono sempre troppo) per prima cosa ha detto, riconoscendomi: “ah, ecco, qui abbiamo una blogger, che racconterà sulla rete quello che succederà in questa stanza”.

Tutti si sono voltati all’improvviso verso di me con un fruscio di teste che si giravano, incuriositi, e io ho tentato di fondermi con la sedia, in una riedizione della mosca di Cronenberg. Quando però nella pausa Elena si è avvicinata per chiedermi cosa facevo esattamente, e a presentarsi, l’atmosfera si è improvvisamente trasformata; lei aveva un bellissimo sorriso incoraggiante e un aspetto così calmo che mi sono rasserenata subito anch’io. Alla fine della conferenza, quando ci siamo salutate ho sentito me stessa che le chiedeva se potevo contattarla per chiederle lumi sulla bioterapia.

Da qui a pregarla di prendere una stanzetta sul pasto nudo dove raccontare qualcosa sul modo giusto per nutrirsi, è passato solo qualche giorno; dopo un po’ di insistenza da parte mia (è rarissimo che io insista perché qualcuno faccia qualcosa, giuro, ma per il pasto nudo faccio delle eccezioni!) Elena ha ceduto e ha cominciato a buttarmi lì dei possibili argomenti che poteva trattare, che mi sono subito sembrati imperdibili. Elena risponderà anche alle vostre domande, per quanto potrà, visto che il suo lavoro la impegna moltissimo, quindi abbiate un po’ di pazienza e prima di porre un quesito controllate che non sia già comparso nei commenti.
Non mi resta che augurare buona lettura, a voi e a me :-)

Buongiorno a tutti voi, mi chiamo Elena Galeazzi, mi sono laureata in Medicina e Chirurgia a Roma nel 1986.
Ho preso poi, nell’ordine, un diploma in omeopatia, un dottorato di informatica medica e un master in bioterapia nutrizionale.
Personalmente ho conosciuto la dottoressa Domenica Arcari Morini 6 anni fa. Dopo un “periodo sabbatico”, dedicato all’allevamento della prole, avevo deciso di riprendere l’attività professionale, ma non sapevo se continuare gli studi di omeopatia o cercare altro. Un collega mi parlò della bioterapia nutrizionale, ed io, incuriosita, mi comprai uno dei libri della dottoressa Arcari. Fu amore a prima vista, o in altri termini fui “fulminata sulla via di Damasco”.
Avete presente quando incontri una cosa che ti calza a pennello, che ti sta bene addosso come un vestito fatto su misura, che ti fa sentire bene, realizzata, soddisfatta di quello che fai? Per me la bioterapia è stata questo. La realizzazione di un sogno; stare bene, e aiutare le persone a stare meglio, usando il cibo.
In seguito ho frequentato anche i corsi di nutrizione clinica della dottoressa Anna d’Eugenio, e nel frattempo ho cresciuto due figlie, allevato uno svariato numero di gatti, pesci, e gerbilli; inoltre quando posso leggo e faccio trekking. Con la bioterapia sono riuscita a coniugare la passione per la cucina (ho frequentato per anni il newsgroup it.hobby.cucina, partecipando alle discussioni, ai raduni, creando una solida rete di amicizie in real life con la “colonna romana” del newsgroup) con la mia professione.
Quello che spero di trasmettere con questa rubrica è l’entusiasmo per questa metodica; è chiaro che è molto più semplice comprare prodotti industriali, o cibo precotto, o cibi surgelati ma a scapito di che? Chi frequenta il pasto nudo è già sensibilizzato, quindi posso evitare tranquillamente la filippica sull’importanza di fare attenzione ala qualità dei prodotti e al tempo che è necessario spendere (e che è poco se ci si riesce ad organizzare) per curare la propria alimentazione.

Voglio però darvi alcuni cenni sulla bioterapia nutrizionale per farvi capire di cosa parleremo in questa rubrica. La metodica, codificata e sperimentata da Domenica Arcari Morini, è basata sulla cucina tradizionale italiana. È allegra, gustosa, e per quanto possibile rispettosa dei desideri del paziente.
In bioterapia nutrizionale si sfruttano gli alimenti (che anche quando appartengono alla stessa famiglia possono avere proprietà molto diverse), le modalità di cottura (lo stesso alimento, cotto in modi diversi, ha un effetto completamente diverso) e le associazioni tra gli alimenti (lo stesso alimento, associato ad alimenti diversi, porta informazioni diverse), a scopo terapeutico.

Il motore principale di questa metodica è lo “stimolo metabolico” che si può esercitare su un corpo; in un organismo sano gli organi che possono essere stimolati sono il fegato, la tiroide e l’intestino; il rene va invece protetto e mai forzato.
Una delle cose che colpisce di più in bioterapia nutrizionale è che anche in dieta dimagrante, l’uso dell’olio è praticamente libero (con ragionevolezza, ovviamente!). Questo perché il maggior introito calorico viene compensato dall’attivazione del metabolismo, che “brucia” di più. La terapia viene stabilita a seconda della costituzione, della storia clinica e delle eventuali patologie del paziente, ed è quindi completamente diversa da persona a persona.
Vi lascio con un’anteprima: nel prossimo post vi scriverò alcune importanti regole generali per una sana alimentazione, e per patologie come l’ipertensione, la menopausa, l’osteoporosi e il diabete; inoltre darò anche qualche consiglio generale per chi è in sovrappeso.
Elena Galeazzi