Come già sapete da un bel po’, generalmente in Bioterapia Nutrizionale si preferisce utilizzare le proteine a pranzo e i carboidrati a cena, che normalmente consentono un miglior riposo notturno (sempre parlando di adulti sani senza particolari problemi di salute). Il pasto serale adatto a questo fortunato tipo di persone sarà composto quindi da un primo piatto, un contorno di verdura preferibilmente cotta, e un frutto.
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La cosa migliore da fare quando ci si vuole alimentare in modo intelligente è sempre alternare, in questo caso i carboidrati: sarà possibile usare pasta, riso, zuppe di cereali, legumi, patate (anche sotto forma di gnocchi), mais.
Volendo restare nell’ambito della pasta, meglio alternare il tipo di farina; ricordiamoci che esistono quella di farro, di mais, di monococco, e che se proprio vogliamo rimanere sul grano, adesso è possibile trovare molti tipi di pasta fatta con grani antichi (come Senatore Cappelli, Kamut o Saragolla, solo per citare i più conosciuti), che hanno il pregio di essere stati poco manipolati nel tempo dall’uomo e di essere in generale più digeribili.
Qualche volta potremmo anche provare a fare le fettuccine in casa (izn, ti lanci? :-)), così da avere ancora più spazio per la creatività riguardo le materie prime da utilizzare. Nell’ottica del variare, altre cose che si possono utilizzare sono ad esempio la polenta, comune in nord italia, ma molto più rara al centro e al sud, oppure gli gnocchi di semolino.
Eccovi qualche indicazione riguardo le quantità (l’oscillazione dipende da tanti fattori, tra cui anche il sesso; le donne in linea molto generale hanno bisogno di quantità minori di cibo rispetto agli uomini).
Pasta e riso: tra i 60 e i 120 grammi;
Legumi: tra i 60 e gli 80 grammi (pesati da secchi);
Gnocchi: tra i 120 e i 200 grammi;
Patate: tra i 200 e i 400 grammi.
Due note a proposito delle quantità:
1. Se decidete di accoppiare i legumi con pasta o riso, potete usare 30/50 grammi di legumi con 30/80 grammi di pasta o riso;
2. In Bioterapia quando si tratta di alimenti “contabili” si preferisce utilizzare il numero più che il peso – nella fattispecie si potrebbero quindi usare 2 patate di dimensioni umane :-P
I condimenti della pasta saranno quelli più comuni, ad esempio pomodoro (anche in versione arrabbiata), aglio olio e peperoncino, pesto classico (che non va bene per tutti) ma anche molti tipi di verdure (in quest’ultimo caso si può terminare direttamente con la frutta oppure aggiungere una verdura cruda). Naturalmente le verdure (che come dicevo accoppiate con i carboidrati andrebbero consumate cotte) andrebbero utilizzate in attinenza con la stagione (qualche suggerimento potete trovarlo sui post della nostra Claudia).
Altre soluzioni molto valide per le cene autunnali sono le creme monoverdura, come quella di zucca, di finocchio, di cipolla. A queste creme può essere conveniente associare una piccola quota proteica (evitando però la carne rossa che non è mai particolarmente indicata per la sera). Quelle più giuste per le ultime ore del giorno sono soprattutto l’uovo, il pesce, la carne bianca, il prosciutto; tra i formaggi la ricotta o un pezzetto di parmigiano.
Invece le associazioni perfette per i legumi sono sicuramente i finocchi crudi o un bel pinzimonio di verdure, insieme a un pompelmo o un kiwi o una mela per finire. Se proprio si decide invece di utilizzare una verdura cotta, meglio scegliere la cicoria, che ha maggior potere drenante.

Un’altra idea risolvi-cena è utilizzare i vegetali fritti (come patate, carciofi panati o in pastella, o frittelle di cavolfiore, o quant’altro), che vanno considerati come un primo piatto; la cosa migliore da associare loro è una verdura cruda, ad esempio un pinzimonio di verdure o una insalata, per finire poi con un frutto. Anche in questo caso volendo è possibile associare una piccola quota proteica (la stessa che potremmo mettere accanto alla zuppa di monoverdura).

A tutto questo è sempre possibile (ma non necessario) associare del pane (anche qui ricordate che non esiste solo un tipo di farina); ricordo però che è sempre meglio mangiare il pane tostato (che è più digeribile).
Due parole sulla pizza.
Non è un alimento adatto a tutti; per ovviare al senso di pesantezza che tende a lasciare si può associare con ananas o insalata mista. Sconsiglio l’associazione con la birra. Per chi ha problemi la pizza migliore da scegliere è la focaccia con il prosciutto crudo o la marinara (solo aglio, pomodoro, e origano o prezzemolo). Nel caso della pizza, ancor più che negli altri casi, fondamentale è la scelta delle materie prime, il tempo di lievitazione dell’impasto, la giusta cottura.
Un’ultima raccomandazione: come ho già detto nel post del pranzo, le persone che hanno problemi glicemici o di ipotiroidismo non si giovano dei carboidrati la sera; si troveranno sicuramente meglio mangiando i carboidrati a pranzo e le proteine a cena.
Bon appetit :-)