E lo sapevo che a parlare dell’acqua avrei scatenato un putiferio, però pensavo che avrei avuto almeno il tempo per racimolare le idee per bene prima di scrivere il nuovo post. Già nella sola presentazione della rubrica ci sono state un sacco di domande nei commenti, a molte delle quali però abbiamo preferito non rispondere, per evitare di incorrere nella confusione dalla quale stiamo invece cercando di tirarci fuori.

È molto più facile rispondere raccontandovi quello che sto studiando e scoprendo giorno per giorno, si sa mai che confrontandoci riusciamo a capirci qualcosa insieme. Per quanto riguarda i commenti chiedo quindi a chi avrà delle curiosità specifiche di rimanere nel campo che tratteremo articolo per articolo (nel caso in questione i minerali presenti nell’acqua) in modo che anche per noi sia più facile fare chiarezza, un passo alla volta.

Premetto anche (per i pochi che non lo sanno o per chi magari capitasse qui per caso), che il pasto nudo non ha alcuna velleità scientifica, ma è solo il diario di bordo della mia famiglia, e un racconto di come noi abbiamo deciso di affrontare determinati problemi nel campo dell’alimentazione.

Passiamo al punto. Non so se vi è capitato di venire a contatto con la diàtriba sul tipo di acqua che andrebbe bevuta, in sintesi potrebbe essere definita minerali sì-minerali no. Per semplificarla provo a esporvi il pensiero delle due fazioni principali, chiamiamole A e B. Non dovete far altro che fingere insieme a me di essere invisibili, e assistere alla loro litigata-standard; alla fine ognuno ne trarrà le sue conclusioni, e io vi dirò quali sono le mie per adesso.

A: bisogna bere acqua minimamente mineralizzata, con un bassissimo residuo fisso, come ad esempio la Lauretana, la Plose, la Sant’Anna (…altri cinque o sei tipi di acqua).
B: sei pazzoooo! l’acqua senza minerali impoverisce l’organismo: il corpo ha bisogno dei minerali. A meno che non si abbiano particolari patologie bisogna bere acqua mediamente minerale.

A: sì vabbè, è vero che i minerali (cioè i metalli) sono indispensabili per l’organismo, ma i minerali in natura sono inorganici, per cui quelli disciolti nell’acqua, a parte pochissime eccezioni (comunque in discussione), non possono essere assorbiti dal nostro organismo.
Perché l’organismo possa assorbire i minerali questi devono essere solubilizzati (quando lo sono vengono chiamati anche minerali organici o oragnicati), cosa che avviene solo se sono stati filtrati dalle piante, che attraverso la fotosintesi clorofilliana operano questa trasformazione.
Ad ogni modo se mangiamo frutta e verdura e seguiamo una dieta equilibrata assumiamo tutti i minerali che ci servono, non c’è bisogno di prenderli dall’acqua (cosa possibile ma molto poco raccomandabile).

B: gné, gné, gné, appunto, “possibile”. Il nostro organismo infatti volendo è perfettamente in grado di assumere minerali non solubilizzati, ad esempio il fegato può secernere delle sostanze acide che fanno in modo di metabolizzare i minerali che sono disciolti nell’acqua.

A: Eccerto, però gli organi suddetti non è che stanno lì per secernere acidi che metabolizzano minerali; se glielo possiamo evitare saranno ben contenti di conservare le loro energie per fare quello che sono preposti a fare in condizioni di normalità. Oltretutto questo discorso vale per piccole quantità di minerali inorganici; quando la cosa diventa quotidiana non se ne esce puliti, di questo puoi essere sicuro.

Ops, è arrivato C, e mo’ che vuole pure questo?
C: e basta con tutte ‘ste storie, l’acqua del rubinetto è ottima, lo dice anche l’Oms, i comuni, tutti. Se volete spendere soldi e inquinare fate pure, io mi bevo l’acqua del sindaco.

A e B: (in coro) coooooosaaaaaaaaa!!! Sarà ottima (mah) all’acquedotto, ma dopo essere passata nei tubi di amianto, piombo e chi più ne ha più ne metta e aver raccolto tutti i batteri del mondo nei punti nei quali i tubi perdono, quello che esce dal rubinetto meglio che tu non lo sappia.

C: ma… ma… sì ma c’è il cloro che disinfetta. E non mi venite a dire che fa male o che ha un cattivo odore/sapore, perché basta lasciar riposare l’acqua cinque minuti che è bello e evaporato.

A e B: (a turno, tipo qui quo qua) Sì, certo, i batteri li ammazzerà pure, ma lo sapevi che sostanze organiche naturali come la frutta e la verdura formano pericolosi composti clorurati cancerogeni (che possono danneggiare seriamente anche la tiroide) simili ai famigerati trialometani, quando si combinano con l’acqua trattata con il cloro? intanto leggiti questo e questo, và, così ti viene qualche dubbio.

A questo punto mi allontanerei un attimo per fare due chiacchiere, e raccontarvi quello che mi ha spiegato Roberto Serino. Prima di tutto, qualcuno forse vorrebbe sapere per quale motivo nell’acqua non c’è solo… acqua, ma anche minerali (e molte altre cose, ma di questo ne parleremo in seguito).

Come molti di voi sapranno, l’acqua che ci piove in testa parte totalmente pura; poi attraversa l’atmosfera, e già lì comincia a “calamitare” quello che trova (per via della molecola di idrogeno l’acqua attira naturalmente e si lega a tutto ciò che incontra nel suo cammino); ad un certo punto filtra nel terreno, e attrae a sé i minerali *inorganici*. Le piante assorbono quest’acqua dalle radici, attraverso la fotosintesi si nutrono di questi minerali inorganici e li trasformano in minerali organicati, che noi (e gli animali dei quali eventualmente ci nutriamo) possiamo assimilare tranquillamente, e dei quali anzi abbiamo un gran bisogno.

Se invece beviamo semplicemente dell’acqua che ha dei minerali inorganici (cioè l’acqua più o meno minerale) non siamo in grado di assimilare questi ultimi (che in finale sono metalli: arsenico, fluoro, calcio, etc etc), o meglio possiamo anche al limite assimilarli in piccola parte (con uno sforzo ingente da parte del nostro organismo); tutto il resto viene accumulato un po’ dappertutto dentro di noi, causando nel tempo una quantità di problemi fisici, alcuni anche molto gravi).

Al contrario, un’acqua che ha pochissimi minerali pulisce il nostro organismo da quelli che già ci sono (sempre grazie alle sue proprietà attrattive) portandoli via con sé quando la espelliamo.

Come si fa a capire quanto un’acqua è carica o meno di minerali? Basta guardare il valore di residuo fisso, che viene misurato portando l’acqua a una temperatura di 180°C (tutto quello che non evapora è appunto il residuo fisso); più questo valore è basso, meno minerali ci sono, più pura è l’acqua. Normalmente se il residuo fisso è sotto i 50 milligrammi per litro l’acqua è ottima.

Nell’acqua delle città italiane in genere il residuo fisso varia tra i 250 e i 500 milligrammi per litro. In alta montagna invece in genere è sotto la soglia dei 50 milligrammi suddetti. Per legge in Italia il residuo fisso è consentito fino ai 1500 milligrammi per litro. Non lo so. Voglio dire, questa sarebbe un’altra informazione che dovrei andare a riporre nel baule (ormai straripante) delle cose “ma come mai non lo sapevo?!!”.

Aggiungo che in rete troverete tutto e il contrario di tutto sui minerali. Ho una lista di link lunga una quaresima, che non vi allegherò (ma potete chiederli a Roberto, che vi fornirà quei pochi che lui giudica attendibili), perché sarebbero parte di quel cicaleccio che ci ha raccontato Eco, e di cui vi ho parlato nell’ultimo post.