Scena: io che guardo la foto di questo coso e mi chiedo come potrei mai chiamarlo. Perché sarei partita dalla ricetta del dutch baby, ma siccome è fatto solo con scarto di pasta madre, non con farina “cruda”, non si gonfia nel forno con fare ciccione come il suddetto olandese bambinoso.
stranello alle mele
Un po’ somiglia a un clafoutis, ma intanto il clafoutis si chiama così solo se è fatto con le ciliegie, in tutti gli altri casi si chiama flognarde, e però quest’ultimo a differenza della flognarde non prevede né amido di mais, né farina di mandorle, né panna, e soprattutto come dicevo sopra la farina non serve, si usa solo lo scarto di pasta madre.
Così, mentre lo contemplavo ho pensato che era un coso strano, e che forse la parola “stranello” lo definiva bene. Poi se voi volete chiamarlo “coso strano di scarto di pasta madre liquida con le mele” fate pure, o altrimenti ribattezzatelo, però dite la verità, stranello è carino! Strano che venga bene senza farina, strano che non abbia un sapore frittatoso, strano che sia versatile (viene bene anche senza mele, anzi provatelo, uguale uguale ma senza aggiungercele).

Vabbeh fine del delirio, non ci fate caso, ho lo zac e la minizac con l’influenza e pure io non me la cavo benissimo, tra uno starnuto e una pila infinita di fazzoletti. Non so quanta tisana antibiotica ho preparato in questi ultimi due giorni, insieme a tisane di bucce di cipolle, infusi di zenzero, minestrine antibatteriche, sciroppo di cipolla, decotti per la tosse e via dicendo.

No, perché non so se avete dato uno sguardo al quandosonodove, ma io venerdì devo essere a Bari, e in perfetta forma, visto che devo tenere un seminario di tipo tre ore sull’alimentazione consapevole (sto prendendo il mimulus già da tre giorni, ehm).
stranello alle mele
Domenica, invece, faremo tre bellissimi laboratori, di cui uno per riutilizzare appunto gli scarti della bianca (=pasta madre liquida), e magari se c’è tempo farò vedere anche lo stranello!! Intanto provatelo se avete un po’ di scarto, è semplicissimo e buonissimo, ci vogliono tre minuti a prepararlo, e volete mettere la soddisfazione di non gettare lo scarto??!

Ingredienti:
120-150 grammi di scarto di pasta madre liquida
un paio di mele, anche piccole
2 uova felici
60 grammi di latte intero fresco
1 cucchiaio di zucchero
1 presa di polvere di vaniglia
1 presa di polvere di cannella se vi piace
1 presa di sale marino integrale
15 grammi di burro chiarificato o tre cucchiai d’olio extravergine d’oliva
la punta di un cucchiaino di bicarbonato

Per prima cosa preriscaldate il forno a 200°C e metteteci dentro un padellino di ferro del diametro di 15 centimetri, poi sbucciate le mele e tagliatele a cubetti.
Versate lo scarto di bianca in una ciotola di vetro, aggiungete le uova (cercate di utilizzare tutto a temperatura ambiente), e frullate un po’ con il frustino a mano. Aggiungete il latte a filo, lo zucchero, la vaniglia, la cannella se ce la mettete, il sale e per ultimo quasi tutto l’olio o il burro chiarificato che avrete fatto sciogliere sul fuoco a fiamma bassissima (deve solo sciogliersi, basta che diventi tiepido). Alla fine aggiungete i cubetti di mela e mescolate un po’.
Solo all’ultimo momento prima di infornare (quindi controllate che il forno abbia raggiunto la temperatura) aggiungete il bicarbonato e mescolate bene. Il composto dovrebbe gonfiarsi un pochino.
Prelevate con attenzione la padella rovente dal fuoco, versateci dentro l’olio o il burro chiarificato rimasti, aggiungete immediatamente l’impasto e infornate al volo.
Aspettate una ventina di minuti, o fino a quando lo stranello non sarà colorito, sfornate, volendo spolverate con un po’ di zucchero a velo, e servite lo stranello bello caldo, accompagnandolo con un po’ di panna acida oppure yogurt intero bianco.
Tenete conto che freddo questo dolcetto perde moltissimo, e nel caso lo preparaste senza mele provate a spolverarlo con zucchero grezzo chiaro e ad aggiungere uno spruzzo di limone. Buona colazione e buon riciclo :-)