Viene pubblicizzato come “quello per l’infanzia” e lo si trova nel banco frigo dei supermercati insieme agli yogurt “dei grandi”. Una confezione di due vasetti da 100 grammi costa circa 1,50 euro.
yogurt per bambini
Molte mamme lo danno ai loro bambini, anche durante lo svezzamento, ritenendolo alimento ideale per loro (del resto la pubblicità in etichetta non dice che “è quello per l’infanzia”?). Ma è davvero così? Ne dubito perché, stando ai valori nutrizionali che leggo in etichetta, un vasetto da 100 grammi (che il bambino si pappa intero) contiene ben 17,5 grammi di zucchero. Per un bambino che si sta svezzando, che può pesare sui 5-6 kili, questa quantità di zucchero è enorme.
Si pensi che per un adulto con una dieta da 2000 kcal la quota massima di sicurezza è di 50 grammi. Ora se consideriamo che lo stesso bambino durante la giornata ingerirà altro zucchero mangiando frutta e pappe varie c’è da temere che lo “yogurtino biscotto” potrebbe contribuire in misura determinante a far schizzare il consumo quotidiano di zuccheri oltre la soglia di sicurezza.
Ingerire tanto zucchero significa far salire la glicemia (per l’alto indice glicemico dello yogurtino) e conseguentemente indurre il pancreas a produrre tanta insulina. Le conseguenze a breve termine sono un acquietamento immediato del bambino cui segue però, dopo qualche ora, un certo nervosismo dovuto al calo degli zuccheri, e quindi al senso di fame, che l’insulina determina.

A lungo termine invece, consumare ogni giorno tanto zucchero significa creare le condizioni che favoriscono l’obesità, il diabete alimentare e tant’altro ancora. E poi le autorità e i pediatri si strappano le vesti lamentandosi che ci sono sempre più bambini obesi e malati di diabete. Ma se si incomincia fin dallo svezzamento ad rimpinzarli di zucchero (più avanti negli anni arriveranno le merendine, le bevande a base di succo di frutta, le caramelle e tant’altro ancora).

Io sono del parere che lo yogurt vada dato al bambino anche durante lo svezzamento, ma a condizione che sia uno yogurt intero naturale, di quelli “dei grandi” per intenderci, e sia fatto con latte che provenga da mucche che siano state alimentate ed allevate bene. Quelli prodotti con latte biologico o biodinamico che si trovano nei negozi biologici vanno bene.
Nei supermercati, per fortuna, le mamme possono trovarne uno fatto con latte di qualità Demeter. Questo yogurt ha un contenuto di lattosio del 4,9% (si deve tener conto che in fase di svezzamento il lattosio è l’unico zucchero di cui il bambino ha davvero bisogno nei primi mesi di vita perché contribuisce a formare il suo sistema nervoso).
A 100 grammi di questo yogurt la mamma potrà aggiungere della compotta o frullato di buona frutta esente da pesticidi o anche del buon pane a lievitazione naturale o, perché no, qualche biscottino di buona qualità (un paio peseranno sui 10 grammi e conterranno non più di 3 grammi di zucchero (=saccarosio). In questo modo darà al bambino un alimento salutare e con poco zucchero. Ed avrà anche risparmiato sulla spesa perché, a fronte dei 75 centesimi del vasetto da 100 grammi di “yogurtino biscotto”, la stessa quantità dello yogurt Demeter costa intorno a 50 centesimi cui va aggiunta un’altra decina di centesimi per la frutta o per il paio di biscottini.
Non accenno agli “yogurtini alla frutta” della stessa linea che la ditta reclamizza come “yogurt specifico per l’infanzia” (ma che significa?), basta soltanto che vi dica che anche in questi il tenore in zucchero è alle stelle.